Gaza, Hamas: “Rispetteremo un’eventuale tregua ordinata dall’Aja se lo farà anche Israele”
"Rispetteremo un'eventuale tregua ordinata dall'Aja se lo farà anche Israele" lo ha affermato oggi Hamas in un comunicato a poche ore dall'attesa sentenza della Corte Internazionale di Giustizia dell’Aia nella causa intentata per genocidio contro Israele dal Sudafrica. "Hamas segue con grande interesse la decisione della Corte Internazionale di Giustizia in seguito alla richiesta presentata dal Sud Africa alla Corte di fermare il genocidio contro il nostro popolo, soprattutto a Gaza" spiega una nota del movimento armato palestinese, elencando le posizioni in merito a tre punti chiave: tregua, ostaggi e blocco di Gaza.
"Nel caso in cui il tribunale dell'Aia decida di cessare il fuoco, il Movimento di resistenza islamica Hamas si impegnerà a mantenere un cessate il fuoco fintantoché il nemico lo rispetta" spiegano i miliziani, aggiungendo inoltre che Hamas rilascerà i prigionieri israeliani detenuti dal 7 ottobre scorso ma solo se Israele rilascerà tutti i prigionieri palestinesi rinchiusi nelle carceri israeliane.
Il concetto è stato ribadito anche da Osama Hamdan, storico leader e portavoce di Hamas in Libano, che ha convocato per l'occasione una conferenza stampa a Beirut. L'alto funzionario del movimento armato palestinese ha spiegato che Hamas rispetterà qualsiasi decisione della Corte internazionale di giustizia, anche nel caso di una eventuale sentenza che imponga un cessate il fuoco nella Striscia di Gaza. Il tutto però solo se lo farà anche Israele, una ipotesi che dunque al momento appare poco probabile. Lo stesso Osama Hamdan ha spiegato che i miliziani sono pronti a rilasciare tutti gli ostaggi israeliani a Gaza ma solo se Israele farà altrettanto con i detenuti palestinesi.
Infine Hamas ribadisce che tra le sue richieste vi è anche lo "stop al blocco israeliano di Gaza che dura da 18 anni" per consentire tutti gli aiuti necessari per il soccorso della popolazione e la ricostruzione nella Striscia.
La decisione della Corte Internazionale di Giustizia dell'Aia arriverà venerdì alle 13, ora italiana, ma non sarà una sentenza definitiva. Il Tribunale infatti stabilirà solo se adottare delle misure cautelari di emergenza, come appunto un cessate il fuoco, in attesa della decisione finale sulla richiesta sudafricana di considerare l'intervento militare di Tel Aviv a Gaza un genocidio. Tra le ipotesi in campo anche quello di un ordine dei giudici per rimuovere ogni ostacolo alla consegna degli aiuti umanitari a Gaza.
Israele dal suo canto ha categoricamente smentito l'accusa di genocidio mossa dal Sudafrica definendola "grossolanamente distorta", nonché un maldestro tentativo di mutare il significato del termine. Se la Corte imporrà un provvedimento, però, indicherà chiaramente che ritiene fondati almeno alcuni degli atti denunciati.