“Gaza è l’inferno, palestinesi costretti a muoversi come flipper per evitare bombardamenti”: l’allarme ONU
A Gaza si è arrivati a un "livello estremo di combattimenti e devastazione", che è "incomprensibile e ingiustificabile". Un "livello di caos" che "colpisce ogni palestinese a Gaza e tutti coloro che cercano disperatamente di portare loro aiuti". Lo ha detto Antonio Guterres, segretario generale delle Nazioni unite, intervenuto ieri alla conferenza di raccolta fondi per Unrwa, l'agenza Onu per i rifugiati palestinesi.
Nel suo discorso ai presenti, Guterres non ha usato mezzi termini per descrivere la situazione umanitaria nella Striscia di Gaza: "Proprio quando pensavamo che non potesse peggiorare ancora, in qualche modo, spaventosamente, i civili vengono spinti in gironi dell'inferno sempre più profondi".
Negli ultimi giorni si sono susseguiti i bombardamenti dell'esercito israeliano, che non hanno risparmiato campi profughi e scuole: "Ci sono stati altri ordini di evacuazione da parte delle autorità israeliane, altri civili che soffrono, altri spargimenti di sangue. I palestinesi a Gaza continuano a essere obbligati a spostarsi come palline di un flipper umano attraverso un paesaggio di distruzione e morte".
Il segretario generale dell'Onu ha insistito, sottolineando che "nessun luogo è sicuro, dappertutto è una potenziale zona di morte", e chiedendo che le parti coinvolte abbiano "il coraggio e la volontà politica per raggiungere finalmente un accordo". Guterres ha ribadito che "nulla giustifica l'orribile attacco di Hamas del 7 ottobre" e "nulla giustifica la punizione collettiva del popolo palestinese".
Tornando a Unrwa, "195 membri dello staff dell'agenzia sono stati uccisi, il più alto bilancio di morti nella storia dell'Onu. Molti di loro sono stati uccisi con la loro famiglia e i loro cari", e l'agenzia è stata colpita anche da "campagne di disinformazione". L'Unrwa è "la spina dorsale delle operazioni umanitarie a Gaza", ha aggiunto, chiedendo: "Riuscite a immaginare come i nostri colleghi si sveglino giorno dopo giorno in un incubo vivente e continuino ad aiutare palestinesi con un disperato bisogno di soccorsi? Perché io non ci riesco".
In questo momento l'agenzia Onu ha "forte deficit di finanziamenti", e senza l'adeguato sostegno internazionale "i rifugiati palestinesi perderanno un'ancora di salvezza e l'ultimo raggio di speranza per un futuro migliore", ha concluso Guterres. Il direttore dell'Unrwa, Philippe Lazzarini, ha fatto sapere che ci sono fondi sufficienti per continuare le attività fino alla fine di settembre.
Il caso dei finanziamenti all'Unrwa, che molti Paesi hanno sospeso, era scoppiato in seguito a delle accuse di Israele nei confronti di 12 dei suoi 30mila dipendenti. Dopo che un'inchiesta indipendente sul caso ha mostrato che il governo israeliano non aveva fornito prove sui presunti legami tra Unrwa e Hamas, molti Paesi – tra cui l'Italia – hanno ripreso i pagamenti. Invece negli Stati Uniti, che in passato erano i principali sostenitori dell'Unrwa, il Congresso ha vietato qualunque pagamento fino al 25 marzo 2025.