Gaza, Biden chiama Netanyahu sull’accordo per la liberazione degli ostaggi: cosa si sono detti
Il presidente uscente degli Stati Uniti Joe Biden e il premier israeliano Benjamin Netanyahu hanno avuto una conservazione telefonica sui negoziati in corso per raggiungere un accordo sul cessate il fuoco a Gaza e sulla liberazione degli ostaggi.
La telefonata era stata annunciata dal consigliere per la Sicurezza nazionale Usa, Jake Sullivan ed è stata confermata dalla Casa Bianca. In una nota Washington ha fatto sapere di aver ribadito a Netanyahu la necessità di "un cessate il fuoco immediato" a Gaza.
Biden ha aggiornato il premier isrealiano sul mandato dato alla delegazione negoziale a Doha, in Qatar, al fine di promuovere la liberazione dei rapiti, mentre Netanyahu ha espresso il suo ringraziamento a lui e al presidente eletto Donald Trump per aver collaborato alla "sacra missione".
Con un accordo che pare sempre più vicino, le prossime saranno ore cruciali per i civili palestinesi e per gli ostaggi israeliani ancora nelle mani di Hamas. I colloqui di Doha sembrano aver accelerato l'intesa, ma com'è accaduto già in passato, non sono da escludersi dietrofront dell'ultimo momento.
Secondo alcuni media israeliani l'accordo sarebbe pronto, con "il 90% dei dettagli" già concordati, ma restano alcuni nodi da sciogliere. Uno dei più complessi riguarderebbe l'atteggiamento di Israele e il sostanziale rifiuto del governo di porre fine al conflitto.
Dall'altra parte secondo i media, Tel Aviv avrebbe dato l'ok a liberare fino a 1.200 detenuti palestinesi, di cui circa duecento condannati all'ergastolo, in cambio della liberazione di trentatré ostaggi.
Gli Stati Uniti, sia nelle vesti di Joe Biden, che in quelle di Donald Trump, che il 20 dicembre si insedierà alla Casa Bianca, premono perché si arrivi all'accordo. Proprio ieri, l’inviato del tycoon Steve Witkoff è arrivato a sorpresa in Israele con un messaggio secondo cui è necessario raggiungere l'intesa prima dell’insediamento di Trump.
Anche l'attuale inquilino della Casa Bianca ha ribadito la stessa richiesta nel corso del colloqui telefonico con Netanyahu. Il futuro consigliere per la Sicurezza nazionale americano, Mike Waltz, ha invece avvertito Hamas che se l'accordo salta ci "saranno condizioni peggiori".
La speranza dunque, è che le trattative si possano chiudere entro la prossima settimana. Anche il presidente israeliano, Isaac Herzog, ha detto che occorre "agire con tutte le nostre forze" per "riportare a casa gli ostaggi in vita e garantire una sepoltura dignitosa a quelli defunti". Intanto il bilancio delle vittime nella Striscia ha superato quota 46.500.