Gaza, almeno 70 palestinesi uccisi a Khan Younis. La Cina media uno storico accordo tra Hamas e Fatah
Mentre la Striscia di Gaza continua ad essere il teatro di una carneficina di civili, a Pechino 14 fazioni palestinesi, tra le quali le storiche rivali Hamas e Fatah, hanno firmato un accordo di "unità nazionale" con lo scopo di porre fine alle divergenze e creare una piattaforma che consenta loro di governare congiuntamente l'enclave costiera nel dopoguerra. Il raggiungimento di un'intesa è stato possibile grazie alla mediazione del ministro degli Esteri cinese Wang Yi, determinato nel consolidare la reputazione della Cina di "costruttore di pace" in Medio Oriente dopo la mediazione esercitata sul disgelo delle relazioni tra Iran e Arabia Saudita.
Sebbene in passato siano falliti diversi tentativi di riconciliazione tra partiti palestinesi rivali, le richieste di rinnovati sforzi sono aumentate dall'inizio della guerra. Hamas e Fatah si erano già incontrati in Cina ad aprile per discutere di una possibile riconciliazione e porre fine a 17 anni di disputa. L'Autorità Nazionale Palestinese – guidata da Fatah – amministra parzialmente la Cisgiordania occupata, mentre prima dell'attuale guerra Hamas deteneva di fatto il potere a Gaza. Le due forze sono in dura contrapposizione politica da decenni. A maggio, tuttavia, una fonte palestinese di alto livello a conoscenza delle politiche di Hamas ha dichiarato a Middle East Eye che Hamas era pronta a mostrare "flessibilità" riguardo al futuro governo di Gaza, a patto che la decisione di governare l'enclave devastata dalla guerra fosse concordata con le altre fazioni palestinesi e non fosse imposta né dagli Stati Uniti né da Israele.
Domani Netanyahu incontrerà Biden e Harris
Intanto la vicepresidente degli Stati Uniti Kamala Harris ha comunicato che incontrerà il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu “questa settimana” a Washington. L'incontro sarà separato da quello tra il presidente americano e il primo ministro, ha precisato il suo staff. Benjamin Netanyahu è partito lunedì per Washington, dove deve anche tenere un discorso al Congresso.
A Khan Younis Israele ha ucciso 70 persone
Se le diplomazie di attivano per la gestione del dopoguerra a Gaza, nel frattempo, si continua a morire: il Ministero della Salute ha confermato stamattina che almeno 70 corpi sono arrivati al Nasser Medical Complex da ieri, dopo che le forze israeliane hanno ripreso i loro attacchi sulla città di Khan Younis. Il ministero ha aggiunto che sono più di 200 i feriti, tra cui casi gravi. L'esercito israeliano non ha rilasciato commenti. A confermare che la situazione è drammatica è stata però l'OMS, secondo cui sarebbero ben 14mila le persone nella Striscia di Gaza che devono essere evacuate per ricevere cure mediche.
Ayadil Saparbekov, responsabile per l'agenzia ONU per le emergenze sanitarie nei territori palestinesi occupati, ha dichiarato di essere "estremamente preoccupato" per le possibili epidemie a Gaza, devastata dalla guerra, dopo che il poliovirus è stato rilevato nelle acque reflue, e che le malattie trasmissibili potrebbero causare molte morti.