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Conflitto Israelo-Palestinese

Gaza, almeno 40 morti nel raid di Israele su scuola Unrwa. ONU: “Si sta normalizzando l’orrore”

L’Agenzia delle Nazioni Unite per i profughi palestinesi (Unrwa) ha confermato che il bilancio del raid di ieri su una scuola piena di sfollatu è di una quarantina i morti, oltre la metà dei quali donne e bambini. Altre quindici vittime nei bombardamenti della scorsa notte. “A Gaza si sta normalizzando l’orrore”.
A cura di Davide Falcioni
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"A Gaza si sta normalizzando l'orrore". È solo l'ultimo, ed ennesimo, grido di allarme arrivato oggi dall'Agenzia delle Nazioni Unite per i profughi palestinesi (Unrwa), che ieri ha subito il bombardamento di una scuola nel campo profughi di Nuseirat – nel centro della Striscia di Gaza – da parte dell'esercito israeliano. Il bilancio è di una quarantina i morti, oltre la metà dei quali donne e bambini.

Nell'area della scuola avevano  cercati riparo, credendo di essere relativamente al sicuro, circa 6mila persone, "in condizioni disperate e non ci sarebbe stato alcun preavviso dell'attacco: tutto è successo nel cuore della notte, intorno alle 2 del mattino". A riferirlo Sam Rose, responsabile della pianificazione delle attività umanitarie a Gaza per Unrwa. "Quando le persone vivono in condizioni miserevoli e di sovraffollamento, abbiamo sempre avvertito che sarebbero stati inevitabili incidenti come quello della notte scorsa nella scuola di Nuseirat". Avvenimenti che "abbiamo visto più e più volte, al punto che si è quasi normalizzato" ha avvertito Rose: "Abbiamo normalizzato l'orrore". Alle 40 vittime della scuola si aggiungono altri almeno 15 palestinesi uccisi all'alba di oggi in seguito a una serie di raid israeliani in diverse località ancora nella zona centrale di Gaza.

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Israele si oppone ad una risoluzione ONU per il cessate il fuoco

Il segretario di Stato americano Antony Blinken nel frattempo ha annunciato che la prossima settimana sarà in Israele per cercare di dare slancio all'accordo promosso da Washington tra il governo di Benjamin Netanyahu e il gruppo palestinese Hamas, per raggiungere il rilascio totale degli ostaggi israeliani catturati nell'aggressione del 7 ottobre, e il cessate il fuoco permanente nella Striscia.

L'agenzia di stampa Associated Press (AP) tuttavia evidenzia come Israele si stia opponendo attivamente al tentativo degli Stati Uniti di approvare una risoluzione al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite che porterebbe a un cessate il fuoco a Gaza. Secondo l'AP, gli USA hanno fatto circolare una bozza riveduta di una risoluzione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite che mira alla fine delle ostilità nella Striscia di Gaza e che afferma che il Consiglio "accoglie la nuova proposta di cessate il fuoco annunciata il 31 maggio, che è accettabile per Israele… [e] invita Hamas ad accettarla". Ma un funzionario israeliano ha dichiarato all'AP che il linguaggio non tiene conto dell'obiettivo dichiarato da Israele di distruggere Hamas come forza militare. Israele obietta anche al testo proposto nella risoluzione che "respinge qualsiasi tentativo di cambiamento demografico o territoriale nella Striscia di Gaza" (in pratica il ritorno dei coloni israeliani a Gaza). Il funzionario ha detto all'AP, parlando a condizione di anonimato, che Israele obietta anche al riferimento della risoluzione ad "azioni che riducono il territorio di Gaza, come attraverso l'istituzione permanente, ufficiale o non ufficiale, delle cosiddette zone cuscinetto", che Israele ha detto di voler istituire.

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