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Gay, Bagnasco: “La posizione della chiesa non cambia”

Dopo le aperture del Ministro Josefa Idem, il presidente della Cei ha ribadito che la posizione dei vescovi non cambia: “Famiglia centro della società”
A cura di Antonio Palma
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La posizione della Chiesa sui diritti dei gay e le unioni civili non cambia , lo ha ribadito oggi il presidente della Conferenza episcopale italiana, cardinale Angelo Bagnasco dopo le esternazioni di alcuni componenti del nuovo governo Letta come il ministro per le Pari opportunità, Josefa Idem, che aveva annunciato provvedimenti legislativi in materia di unioni civili. "La posizione dei vescovi è nota" ha affermato Bagnasco, aggiungendo "la famiglia innanzitutto è lo zoccolo duro e solido su cui si costruisce la società, perché è nella famiglia che si costruisce la persona". Il capo dei vescovi italiani spiega infatti che nel 2007 è stato "stilato un comunicato al termine del consiglio permanente che ricordava la posizione della Chiesa e rimane come dichiarazione fondamentale". La dichiarazione del marzo 2007, arrivata dopo la proposta dei cosiddetti "Dico" per la legalizzazione delle unioni di fatto, affermava che le unioni civili sono "inaccettabili sul piano di principio e pericolosi sul piano sociale ed educativo", mentre veniva definita "Grave" la legalizzazione delle coppie gay "perché in questo caso si negherebbe la differenza sessuale che è insuperabile".

Bagnasco "Ius soli? la politica deve affrontare il problema" – Sull'ipotesi dello ius soli per la cittadinanza di figli di immigrati Bagnasco invece ha espresso la sua approvazione anche se ha ricordato che spetta alla politica decidere. "È in gioco il diritto fondamentale della persona che in quanto tale deve essere salvaguardato. Il problema esiste perché bisogna fare in modo che chi approda in Europa trovi una doverosa integrazione" ha spiegato il porporato ricordando che  "quando noi italiani siamo stati emigranti in altre parti del mondo abbiamo avvertito la stessa esigenza e quindi c'è un diritto da salvaguardare". "E' compito della politica vedere quali sono le migliori forme concrete nel rispetto di tutti" ha però concluso Bagnasco.

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