Gambia, pescatori arrestati: uno rilasciato, ma il capitano è ancora in cella
La Farnesina ha comunicato che le Autorità del Gambia hanno scarcerato Massimo Liberati, direttore di macchina del peschereccio Idra Q, arrestato in Gambia il 2 marzo scorso con il comandante, Sandro De Simone che, invece, resta in carcere in attesa del pagamento dell’ammenda. La loro imbarcazione era finita sotto sequestro per la presunta violazione delle dimensioni delle reti. “L’imbarcazione di 45 metri – avevano spiegato all’ufficio della Italfish, società armatrice di ‘Idra Q’ di Martinsicuro (Teramo) – stava pescando al largo delle coste del Gambia quando un equipaggio armato della marina militare locale è salito a bordo. Hanno contestato presunte violazioni per una rete, non utilizzata, le cui maglie, accertate con un righello, sarebbero di 68 millimetri invece dei 72 previsti”. Il rilascio di Liberati – spiega la Farnesina – è avvenuto dopo la presentazione da parte dell'armatore di “adeguate garanzie finanziarie” di pagamento dell'ammenda comminata dal giudice di Banjul, capitale del Gambia.
Gambia, arrestati per 2 millimetri di troppo
Nel frattempo l’ambasciatore italiano a Dakar ha già parlato con Liberati, che si trova in buone condizioni, ed ha informato la moglie del suo rilascio, stasera arriverà a Banjul l’ambasciatore Fornara per “continuare a seguire con la massima attenzione la vicenda”. “Il carcere è una pena troppo crudele rispetto al reato che avrebbero commesso. La Marina del Gambia li accusa, infatti, per una sola rete da pesca, trovata sul ponte di coperta il 12 febbraio durante un’ispezione, con le maglie strette 68 millimetri invece di 70, la misura massima consentita. Per 2 millimetri di differenza li hanno messi in prigione”. Aveva detto, in un colloquio con il Corriere della Sera, Gianna De Simone, moglie del comandante Sandro che dal 2 marzo scorso è recluso nel penitenziario di ‘Mile Twò a Banjul.