Gabby Petito, dubbi sulla morte del fidanzato Brian Laundrie: l’autopsia non chiarisce le cause
L'autopsia non ha chiarito le cause della morte di Brian Laundrie, il fidanzato di Gabby Petito, i cui resti sono stati ritrovati mercoledì scorso in un parco in Florida. Il 23enne era ricercato dalla polizia come persona interessata dei fatti circa l'omicidio della giovane compagna con la quale aveva deciso di girare gli Stati Uniti a bordo di un van e il cui corpo è stato ritrovato senza vita lo scorso 19 settembre nel Wyoming. Come nel caso di Petito, in cui è stata accertata la morte per strangolamento, a questo punto saranno gli esperti a effettuare ulteriori esami per capire cosa sia accaduto a Laundrie di cui si erano perse le tracce il 13 settembre quando aveva lasciato la casa dei genitori con un zainetto e alcuni effetti personali.
Le autorità della Florida hanno fatto sapere ieri che i primi esami autoptici non hanno fornito informazioni utili a chiarire le cause del decesso, per questo i resti verranno ora analizzati da esperti così come spiegato da Steve Bertolino, l'avvocato della famiglia Laundrie: "I resti verranno ora inviati a un antropologo per cercare di determinare come è morto", ha spiegato il legale. Gli antropologi forensi vengono chiamati in causa quando bisogna analizzare cadaveri i cui tessuti sono stati fortemente deteriorati dall'ambiente esterno. Il corpo di Laundrie secondo una prima ipotesi è probabile che sia stato alle intemperie per quasi un mese, e soprattutto in una zona che a tratti si presenta paludosa, con ristagni d'acqua che hanno reso più difficile il lavoro del medico legale.
Laundrie era stato visto l'ultima volta poco dopo la scomparsa della fidanzata: era tornato dalla famiglia in Florida per trascorrere dei giorni insieme dopo il viaggio in camper con Gabby di cui però si erano già perse le tracce. La famiglia della 22enne ne aveva denunciato la scomparsa l'11 settembre. A quel punto, il 14 settembre Brian aveva lasciato la sua casa in Florida con uno zaino in spalla. L'unica incriminazione che al momento gravava su di lui è quella di aver usato due carte di credito di Gabby dopo la morte della ragazza.