G7, Obama e l’ultimatum alla Russia: “Pronti a nuove sanzioni”
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Obama minaccia nuove sanzioni contro la Russia nel caso in cui non ci fosse nessun passo avanti di Putin verso la risoluzione della crisi ucraina. “Putin colga l'occasione di tornare nella legge internazionale se lo fa sarà possibile per noi tornare a costruire la fiducia nella Russia, altrimenti non avremo alternative che inasprire le sanzioni” ha dichiarato il Presidente degli Stati Uniti durante la conferenza stampa a chiusura dei lavori del G7 che si è svolto a Bruxelles. La cosa fondamentale è che questa volta anche i Paesi europei sembrano essere d’accordo con Obama che aveva tuonato contro la Russia già prima del vertice. Angela Merkel in effetti ha sottolineato che Stati Uniti ed Europa sono d’accordo nel prevedere nuove sanzioni per la Russia se Putin non si impegnerà a risolvere la questione in quanto non è “concepibile una ulteriore destabilizzazione dell’Ucraina”.
“La Russia ha 2-3 settimane per dimostrare il cambiamento”
Obama, incassato l’appoggio degli Stati europei, chiede a Putin di “riconoscere il legittimo presidente ucraino” Petro Poroshenko e di incontrarsi con lui per porre fine al conflitto che sta sconvolgendo l’Ucraina. “La Russia ha 2 o 3 settimane per dimostrare che ha smesso davvero di destabilizzare l'Ucraina altrimenti saranno emanate nuove sanzioni” ha sottolineato il Presidente americano, augurandosi però che non sarà necessario farvi ricorso perché “Putin prenderà le giuste decisioni”. In pratica anche gli Stati europei hanno deciso di usare il pugno duro contro la Russia nel caso in cui Putin continuasse ad armare i ribelli ucraini e a spostare i suoi militari alle frontiere, senza farsi intimorire dalle conseguenze. Intanto dopo il primo summit tra le potenze mondiali senza la Russia, sono previsti incontri bilaterali separati tra il Presidente Russo e Hollande, Cameron, e forse anche con la Merkel, mentre per il momento non è previsto nessun incontro con Obama.