G20 di Amburgo. Putin e Trump si stringono la mano: “Speriamo in risultati positivi”
“Sono felice di conoscerla, le telefonate non sono mai sufficienti: se vogliamo risolvere i problemi bilaterali e le più importanti questioni dell'agenda internazionale servono incontri personali". Così il presidente russo Vladimir Putin a Donald Trump nella parte iniziale del colloquio, nell’ambito del G20 di Amburgo, a cui ha potuto assistere la stampa. "Spero che l'incontro di oggi produca risultati positivi", ha aggiunto il capo del Cremlino a margine del primo storico incontro tra i due leader di Russia e Stati Uniti.
Una stretta di mano simbolica in attesa dell'incontro bilaterale tra i due all'ombra del ‘Russiagate‘. Proprio ieri il presidente americano in visita a Varsavia, aveva ammesso di ritenere che Mosca abbia interferito nelle elezioni presidenziali che lo hanno visto vincitore e ha definito il Paese “aggressivo e destabilizzante”. Al colloquio odierno sono presenti anche i ministri degli Esteri, Lavrov e Tillerson. "Sono felice di conoscerla, le telefonate non sono mai sufficienti: se vogliamo risolvere i problemi bilaterali e le più importanti questioni dell'agenda internazionale servono incontri personali”, ha detto Putin aggiungendo: "Spero che l'incontro di oggi produca risultati positivi”.
Tra i primi risultati dell'incontro USA-Russia c'è sicuramente l'accordo per un cessate il fuoco nel sudovest della Siria. La Giordania e Israele, due alleati storici di Washington, sostengono l'intesa.
Non solo il primo faccia-a-faccia tra Trump e Putin. A catalizzare l’attenzione, dopo una vigilia all’insegna degli scontri, sono state le nuove tensioni tra manifestanti e polizia tedesca. Un blocco di persone anti-summit è stato disperso con gli idranti e, vista la situazione critica, la polizia ha chiesto rinforzi ai Laender vicini che stanno inviando centinaia di agenti.