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G20 a vuoto: nessun accenno alla Siria nel comunicato finale

Nessun accordo scritto dopo il vertice del G20. Obama annuncia che parlerà martedì agli americani mentre Putin assicura che sosterrà la Siria anche in caso di conflitto. Letta ribadisce che l’Italia è contraria ad un intervento senza autorizzazione Onu.
A cura di Antonio Palma
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Neanche l'incontro lampo a sorpresa tra i presidenti Putin e Obama dopo la cancellazione del bilaterale tra Russia e Usa ha portato ad una conclusione condivisa sulla Siria al vertice del G20. Nel testo finale del summit tra i leader mondiali infatti non c'è nessun accenno alla situazione siriana nonostante il conflitto nel Paese mediorientale sia stato al centro di quasi tutto il vertice di San Pietroburgo. La mancanza di accenno alla guerra in corso in Siria è un chiaro sintomo che non si è trovato un accordo condiviso non solo su un eventuale intervento militare nel paese, ma anche sull'opportunità di denunciare il presunto uso di armi chimiche, e che le posizioni tra i due opposti schieramenti sono troppo lontane per trovare una sintesi soddisfacente per entrambi. Come ha riferito il consigliere diplomatico presidenziale russo Iuri Ushakov, nel loro incontro durato circa venti munti a margine del G20, Putin e Obama comunque si sono messi d'accordo di continuare a mantenere i contatti sulla Siria attraverso i rispettivi ministeri degli esteri.

Putin: "Aiuteremo Siria anche in caso di attacco" – "Abbiamo passato tutta la serata a parlare di Siria e ho avuto una conversazione amichevole con il presidente Barack Obama " ha detto il presidente russo Vladimir Putin precisando che rimangono delle "divergenze" e che i paesi del G20 sono divisi a metà sull'intervento in Siria. "Vi assicuro che la maggior parte della popolazione dei Paesi favorevoli è contraria all'attività militare, negli Usa e altrove" ha spiegato Putin in conferenza stampa ricordando anche l'appello del Papa. Per il presidente russo le accuse contro le forze governative siriano sul presunto uso di gas  sono solo "una provocazione" per incoraggiare l'intervento militare esterno e ha sottolineato che la Russia continuerà a fornire il suo sostegno alla Siria in caso di attacco militare da parte degli Usa e dei loro alleati.

Obama: "Assad è un minaccia mi rivolgerò agli americani martedì" – "Ho parlato con i ministri e tutti sono d'accordo sul fatto che ci deve essere una reazione" contro la Siria ha invece spiegato Obama sottolineando che una mancata reazione incoraggerebbe comportamenti simili in altri Paesi. Se non si risponderà alla Siria "gli stati canaglia penseranno di poter usare armi chimiche senza conseguenze" ha tuonato il Presidente Usa ricordando che Assad rimane una minaccia per la pace e la sicurezza mondiale. "Sono stato eletto per evitare le guerre, ma ci sono momenti in cui bisogna prendere decisioni, mi rivolgerò dalla Casa Bianca al popolo americano martedì" ha concluso il presidente Barack Obama nella conferenza stampa finale del G20.

Letta: "Niente intervento senza Onu" – Dal suo canto anche il Premier italiano Enrico Letta in conferenza stampa ha ribadito che "l'Italia non parteciperà a nessuna iniziativa senza autorizzazione Onu" manifestando la sua "profonda delusione" per le divisioni sulla Siria. "Continuiamo a lavorare perché le divisioni sulla Siria riescano a rientrare" ha detto il Presidente del consiglio ribadendo che "la soluzione che prediligiamo è quella politica". La condanna contro le armi chimiche come "crimine contro l'umanità è un punto inequivocabile" ha aggiunto Letta sottolineando però "la distinzione con gli Stati Uniti sugli strumenti da usare" in Siria.

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