Fukushima: nuovo terremoto mentre il livello di allerta sale a 7
Nessuna buona nuova dal Giappone, l'agenzia giapponese per l'emergenza nucleare ha reso noto che la gravità della crisi al reattore nucleare di Fukushima si attesta sul livello 7, corrispondente alla voce "incidente molto grave" e finora attribuito soltanto al disastro di Cernobyl del 1986. Una notizia nefasta, sebbene l'agenzia abbia fatto sapere che tale attribuzione di gravità è soltanto provvisoria e dovuta all'impossibilità di arrestare la fuga di radiazioni attraverso le falle del reattore dopo un mese dal terremoto.
Nonostante le rassicurazioni, le dichiarazioni dei tecnici della Tepco, ovverosia la società che gestisce l'impianto, non fanno ben sperare: "La nostra preoccupazione è che possa anche superare Chernobyl." hanno ammesso e su Fukushima aleggia l'incubo nucleare. Soltanto qualche settimane fa il livello di gravità dell'incidente era fermo a 5, si trattava cioè di un "incidente con conseguenze significative" che rappresentava un danno grave al cuore del reattore ma che, allo stesso tempo, non prevedeva il rilascio di sostanze nocive molto lontano dalla zona interessata dalla presenza della centrale: un dato di fatto ben presto smentito dalla notizia di tracce di una nube radioattiva in Italia, una quantità di iodio 131 piuttosto esigua non in grado di provocare conseguenze per la salute di uomini e animali e che comunque non alteravano il fondo di radioattività ambientale, ovverosia presente in natura.
Intanto ad aggravare la situazione del reattore di Daiichi, dopo l'ultimo terremoto in Giappone del 7 aprile, un'altra scossa di magnitudo 6,3 il cui epicentro è stato registrato proprio nella prefettura di Fukushima. La Tepco ha ordinato ai tecnici di evacuare l'impianto, mentre a seguito del sisma si sono verificate altre 2 scosse di minore entità. Subito dopo la società giapponese ha fatto sapere che le pompe di raffreddamento del reattore numero 1 non hanno, invece, riportato alcun danno.