Fukushima, il Giappone scaricherà nell’Oceano l’acqua radioattiva, ok dell’Aiea: “Impatto trascurabile”
Il Giappone scaricherà nell’Oceano l’acqua contaminata e radioattiva della centrale nucleare di Fukushima Daiichi interessata dall’incidente nucleare scatenato dal devastante tsunami seguito allo spaventoso terremoto dell’11 marzo 2011. Le autorità giapponesi infatti hanno ricevuto il definito via libera dall'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea) che ha approvato il piano stilato da Tokyo ritenendolo "in linea con gli standard di sicurezza dell'Onu".
In un report presentato formalmente oggi a Tokyo dal Direttore Generale Rafael Mariano Grossi durante la visita ufficiale al Primo Ministro giapponese Fumio Kishida, l'AIEA ha affermato che gli scarichi delle acque trattate della centrale avranno un impatto radiologico trascurabile sulle persone e sull'ambiente.
"Sulla base delle valutazioni, l'AIEA ha concluso che l'approccio e le attività per lo scarico dell'acqua trattata adottate dal Giappone sono coerenti con gli standard di sicurezza internazionali", ha dichiarato il direttore generale dell'AIEA Rafael Mariano Grossi.
“Il rapporto è il risultato di quasi due anni di lavoro da parte di una task force dell'AIEA composta da specialisti di alto livello all'interno dell'Agenzia, assistiti da esperti di sicurezza nucleare riconosciuti a livello internazionale provenienti da undici paesi” spiegano dall’Aiea la cui decisione però ha scatenato già la reazione dei paesi asiatici vicini come Cina e Corea del sud, contrari al piano per una possibile contaminazione delle loro acque.
Dopo aver preso la decisione di scaricare in mare l'acqua immagazzinata presso la centrale nucleare di Fukushima Daiichi nell'aprile del 202, il Giappone aveva chiesto all'AIEA di condurre una revisione dettagliata degli aspetti del piano relativi alla sicurezza. L’agenzia Onu ha avuto un lungo dibattito con le autorità giapponesi prima del via libera di oggi.
L'AIEA però continuerà a fornire la propria assistenza durante la fase di scarico con una presenza continua in loco e un monitoraggio online in tempo reale che fornirà dati alla comunità internazionale.
L'acqua immagazzinata presso la centrale è stata trattata attraverso un processo denominato Advanced Liquid Processing System (ALPS) per rimuovere quasi tutta la radioattività, a parte il trizio, un isotopo radioattivo dell'idrogeno. Prima di scaricare nell’oceano, il Giappone diluirà ulteriormente l'acqua per portare il trizio al di sotto degli standard Aiea.