Fukushima, è incubo nucleare: livello 7 come Chernobyl
E' ufficiale. Il Giappone ha alzato il livello di gravità della sua crisi nucleare, da cinque a sette (il grado massimo) equiparando l'emergenza della centrale di Fukushima Daiichi a quello che è stato il più grave incidente nucleare della storia: Chernobyl. A riferirlo funzionari della agenzia di sicurezza nucleare e industriale (Nisa). La scala, messa a punto dalla International Atomic Energy Agency, valuta la gravità degli incidenti nucleari e radiologici da uno a sette. Fukushima è la struttura nucleare che ha subito più danni a seguito della devastante accoppiata terremoto/tsunami dello scorso 11 marzo che ha fatto 28.000 morti e dispersi nel nordest del paese del Sol Levante. I tecnici della Tokyo Electric Power (Tepco), che gestisce la centrale, non riescono ancora a riprendere il controllo dell'impianto: "La perdita radioattiva non si è ancora completamente arrestata", hanno ammesso funzionari Tepco. "La nostra preoccupazione è che possa anche superare Chernobyl".
Nei giorni scorsi le autorità giapponesi avevano suggerito che non vi era alcuna necessità di aumentare il livello di gravità oltre cinque, livello che era stato applicato all'incidente di Three Mile Island nel 1979. Il vice direttore generale della Nisa, Hidehiko Nishiyama, ha riferito che la decisione di aumentare il livello al rango di un incidente grave non vuol significare che la centrale giapponese rappresenta la stessa minaccia per la salute pubblica o che, comunque, possa sprigionare una quantità di radiazioni pari a quello del disastro di Chernobyl del 1986. Tuttavia già da alcune settimane in Italia è arrivata la nube radioattiva, pur senza provocare alcuna conseguenza dannosa per essere viventi e alimenti, come hanno affermato diversi esperti, oltre al Ministro della Salute Ferruccio Fazio.
"Abbiamo evitato di fare dichiarazioni finché non abbiamo avuto dati certi. L'annuncio è stato fatto adesso perché è stato possibile guardare e controllare i dati raccolti in due modi diversi", ha aggiunto Nishiyama. La commissione della sicurezza nucleare in Giappone ha stimato che i reattori dell'impianto di Fukushima avevano rilasciato nell'aria fino a 10.000 terabecquerel di iodio 131 all'ora per diverse ore dopo essere stati danneggiati dal sisma. L'emissione di sostanze radioattive dalla centra di Fukushima è stata di circa il 10% rispetto a quella rilevata a Chernobyl, ha detto il vice direttore generale della commissione.
"Ma siamo molto lontani dalla situazione di Chernobyl, che era terribile. Lì c'era stata un'esplosione e nessun contenimento e sono stati tutti colpiti", ha detto Murray Jennes, esperto di industria nucleare e professore all'Università di San Diego. "A Fukushima il contenimento sta tenendo, la sola cosa che non ha resistito è l'invaso di combustibile che ha preso fuoco".
Ad ogni modo circa 70.000 persone che vivono entro un raggio di 20 km da Fukushima sono già state evacuate, mentre ai 130.000 che vivono tra i 20-30km dalla centrale è stato detto di lasciare volontariamente la propria abitazione o di uscire solo in casi strettamente necessari.