“Fuck you Putin”. Il dito medio alla Russia dell’ambasciatore ucraino all’ONU
Una foto in t-shirt con la scritta "fuck you Putin" e il dito medio alzato, a rinforzare ulteriormente il concetto. Questo il messaggio inviato dall'ambasciatore ucraino presso le Nazioni Unite, Sergiy Kyslytsya, al presidente russo in un'immagine pubblicata sul suo profilo Twitter.
Un'iniziativa che ha provocato la reazione immediata di Maria Zakharova: Questo "è tutto ciò che rimane al regime di Kiev", ha affermato la portavoce del ministero degli Esteri russo sul suo canale Telegram. Nella parte scritta del suo post, Kyslytsya parla di Putin chiamandolo ‘Putler', sintesi del suo nome e di quello di Hitler, e riferendosi agli attacchi missilistici russi di ieri su gran parte dell'Ucraina.
"Ascoltare l'inviato di Putler al Consiglio di Sicurezza – afferma il rappresentante di Kiev – è stato uno dei compiti più terribili. Anche sapendo che il suo posto all'inferno è eterno, l'attacco terrorista di Putler non mi lascia opzioni diplomatiche". E in foto, appunto, l'esplicito messaggio. Questo, risponde la Zakharova, è "tutto ciò che è rimasto al regime di Kiev, i cui tratti distintivi sono da molto tempo la venalità, la malvagità, l'immoralità, la demenza e la rabbia. Cadono mostrando con orgoglio il dito medio, che è diventato il loro vergognoso simbolo".
ONU: "Inverno catastrofico per milioni di ucraini"
Ieri Rosemary Di Carlo, capo degli Affari politici dell’Onu a margine del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite convocato d’urgenza sull’Ucraina, ha ricordato che "gli ultimi attacchi" russi "rinnovano i timori che questo inverno sarà catastrofico per milioni di ucraini, con la prospettiva di mesi di clima gelido senza riscaldamento, elettricità, acqua o altri servizi di base". La diplomatica ha aggiunto che "gli attacchi contro i civili e le infrastrutture civili sono proibiti dal diritto umanitario internazionale".
Per questo "le Nazioni Unite chiedono alla Russia di cessare immediatamente tali azioni e condannano fermamente questi raid: ci deve essere responsabilità per qualsiasi violazione delle leggi di guerra: dobbiamo lavorare tutti insieme per prevenire una catastrofe umanitaria provocata dall’uomo quest’inverno".
Il presidente ucraino Zelensky, intervenendo da remoto al vertice ONU, ha dichiarato: "In risposta alle nostre proposte pacifiche la Russia risponde con azioni di terrore. Oggi è solo un giorno, ma siamo stati colpiti da 70 missili: questo è il terrore russo".