Francia, tensione al funerale del 17enne Nahel, ucciso dalla polizia: “Vogliamo giustizia”
La Francia è giunta al quarto giorno di proteste e scontri dopo la morte di Nahel, ucciso martedì durante un posto di blocco da un poliziotto a Nanterre.
I funerali di Nahel
Proprio oggi si sono tenuti i funerali del 17enne in un clima chiaramente molto teso, alla presenza di tante persone accorse per rendere omaggio al ragazzo. Nella folla, cartelli e lo slogan di questi giorni, ribadito alla "marcia bianca" anche dalla madre della vittima: "Giustizia per Nahel". La famiglia del giovane aveva invitato i giornalisti a non presenziare ai funerali.
Dopo essere stato esposto nella camera ardente in mattinata, il corpo del giovane in una cassa bianca è stato portato a spalla da 8 persone fino alla moschea. Qualche momento di tensione quando un ragazzo ha tentato di filmare la scena con il cellulare: “Cosa fai? – gli ha gridato uno del corteo, piu' anziano di lui – faresti il video se fosse tuo fratello?".
La cerimonia si è svolta presso la moschea di Ibn Badis a Nanterre, la sepoltura al cimitero di Mont Valérien.
Parigi, mobilitati 45mila agenti
In vista di un'altra nottata complicata a Parigi il ministro francese dell'Interno, Gérald Darmanin, ha annunciato che anche per stasera sono stati mobilitati 45mila agenti fra poliziotti e gendarmi, lo stesso numero dispiegato ieri sera.
Situazione analogaa Marsiglia e Lione, le due città francesi dove ci sono stati i peggiori scontri nelle ultime ore: le forze di sicurezza saranno rinforzate per la notte a venire con l'invio di unità specializzate in guerriglia urbana, ha spiegato. Darmanin.
Il 30% degli arrestati è minorenne
Intanto il ministro della Giustizia francese, Éric Dupont-Moretti, ha fatto sapere che il 30% delle persone arrestate ieri in Francia è minorenne. In totale si contano 1.300 arresti.
Il ministro ha anche richiamato "la responsabilità dei genitori" dei minorenni che partecipano ai disordini: una prima responsabilità "civica e morale, ordinaria", ma anche "se non basta, un obbligo legale".