Francia, sindaco barricato in Municipio, rivoltosi assaltano casa, feriti moglie e figli: “Vigliacchi”
Terribile episodio durante la quinta notte di scontri in Francia, la casa privata del sindaco di Haÿ-les-Roses, nel Val-de-Marne, e portavoce dei Républicains è stata assaltata da rivoltosi mentre la moglie e i figlioletti del primo cittadino dormivano e lui era in Municipio. Il terribile assalto ha costretto la donna e i minori a una fuga precipitosa durante la quale sono rimasti anche feriti, fortunatamente in maniera non grave. "Questa notte la mia casa è stata attaccata e la mia famiglia è stata vittima di un tentato omicidio. Mia moglie e i miei figli sono in stato di shock e feriti", ha dichiarato il sindaco Vincent Jeanbrun dopo aver ricevuto la notizia.
L’assalto all’abitazione privata del sindaco nella notte tra sabato e domenica, intorno all'1:30, quando l’edificio è stato preso di mira da un numero imprecisato di rivoltosi che avrebbero usato alcune auto come arieti per abbattere il cancello di ingresso. Le stesse auto che poi sarebbero state date alle fiamme e lanciate contro l’ingresso della casa con l'intento, secondo persone vicine a Jeanbrun, di dare fuoco alla casa. Anche l'auto di famiglia parcheggiata nel cortile è stata data alle fiamme.
La moglie del primo cittadino e i figli sono stati svegliati di soprassalto e costretti a una fuga repentina inseguiti dai rivoltosi. La donna è scappata dal retro della casa verso il giardino ma lei e i minori sarebbero stati inseguiti e presi di mira con lancio di fuochi d’artificio. Nella fuga la donna si è ferita ed è stata poi trasportata in ospedale mentre uno dei figli ha riportato qualche contusione.
Gli assalitori sono poi fuggiti prima dell'arrivo dei vigili del fuoco e della polizia chiamati subito dalla donna. Secondo quanto riporta Bfmtv, per l’episodio la procura di Créteil ha aperto un'inchiesta per tentato omicidio ma al momento non vi sono ancora arresti.
Il brutale assalto è avvenuto mentre il Sindaco si trovava in municipio, che lui stesso aveva fatto proteggere da filo spinato e altre barriere a seguito dei numerosi attacchi subiti le notti precedenti. L‘edificio era anche sorvegliato dalla polizia nazionale e municipale ma nessuno invece presidiava casa del primo cittadino che i rivoltosi hanno preso di mira.
“Ieri sera è stata raggiunta una pietra miliare nell'orrore e nell'ignominia. La mia casa è stata attaccata e la mia famiglia è stata vittima di un attentato. Anche se ora la mia preoccupazione è mettere al sicuro la mia famiglia, la mia determinazione a proteggere e servire la Repubblica è più grande che mai. Non mi tirerò indietro” ha scritto il sindaco Vincent Jeanbrun, parlando di “Indicibile vigliaccheria” e raccogliendo la solidarietà unanime del mondo politico e istituzionale francese.
L’attacco alla casa del sindaco di Haÿ-les-Roses è arrivato nella quinta notte di scontri in una Francia già devastata da violenze di piazza scoppiate in molte zone del Paese dopo la morte del 17enne Nahel Merzouk, ucciso della polizia durante un controllo stradale. Il ministro degli Interni francese ha riferito che nelle ultime ore sono state arrestate 719 persone mentre si registrano 45 feriti tra i poliziotti e 577 veicoli e 74 edifici sono stati danneggiati. Altri 871 incendi sono stati appiccati per le strade.