Francia: sgombero della Giungla di Calais, scontri tra migranti e polizia

Sono ore di tensione quelle chi si apprestano a vivere i migranti ammassati nel campo francese di Calais, ribattezzato “la giungla”. Per lunedì mattina infatti il governo parigino ha deciso lo sgombero totale dell'intero campo, se necessario anche con la forza. Un'impresa tutt'altro che semplice visto che nelle baracche della "Giulgla di Calais, in attesa del momento giusto per attraversare la Manica e arrivare nel Regno Unito, ci sono  almeno 6.400 migranti secondo le stime più ottimistiche, ma sarebbero almeno  7/8 mila secondo le associazioni, provenienti in gran parte da Afghanistan,Sudan ed Eritrea, tra cui quasi 1300 minorenni non accompagnati.

Uno sgombero che richiede uno sforzo organizzativo enorme e che non è iniziato nel migliore dei modi. Alla vigilia dello smantellamento infatti nel campo si è assistito a diversi scontri tra polizia e migranti con lanci di pietre e altri oggetti da una parte e cariche e lacrimogeni dall'altra. Come appare dalle riprese mandate in onda da alcune emittenti locali, decine di persone hanno affrontato gli agenti, intervenuti in assetto antisommossa, resistendo ai tentativi di spostamento dopo l'arrivo dei rappresentanti dei servizi per l'immigrazione che hanno il compito di spiegare e convincere chi ancora non vorrebbe lasciare il campo.

Gli scontri sarebbero avvenuti dopo la distribuzione di volantini scritti in diverse lingue in cui è spiegato come si svolgeranno le procedure di sgombero. L'operazione di smantellamento, che durerà complessivamente un settimana ed è stata fortemente voluta dal presidente francese Francois Hollande, prevede che nei prossimi tre giorni 145 autobus portino i migranti nei i 450 centri d'accoglienza  allestiti in varie zone della Francia. I migranti verranno prima raccolti in un capannone  adiacente al campo e poi divisi in quattro gruppi in base alla loro situazione. Per contenere il rischio di tensioni sul posto sono stati inviati oltre 1200 poliziotti.