Francia, prete soffocato con un crocifisso: “Aveva stuprato anche il padre del sospetto killer”
Il 26 dicembre in Francia un giovane di diciannove anni, Alexandre V., è stato incriminato per l’omicidio di Roger Matassoli, un ex sacerdote di novantuno anni ucciso il 4 novembre scorso in casa sua nel nord del Paese. Brutale il delitto dell’ex parroco, dal 2009 sospeso dai superiori con l'accusa di molestie su chierichetti, che era stato soffocato da un crocifisso nella gola. Per l'omicidio era stato subito individuato il diciannovenne, che inizialmente non era stato interrogato perché in stato di "alterazione e delirio". E solo il giorno dopo Natale il ragazzo è stato incriminato. Subito dopo il delitto era emerso che i fatti potevano essere legati alle accuse di abusi: il parroco era stato denunciato in passato per molestie su ragazzini tra i dieci e i quattordici anni, abusi andati avanti per decine di anni, dal 1960 al 2000. E a quanto ricostruito adesso da alcuni media tra cui il britannico Daily Mail, l’ex prete avrebbe abusato non solo del giovane che poi lo avrebbe torturato e ucciso ma anche di suo padre Stephane.
"Quest'uomo ha distrutto un'intera famiglia" – Il padre del sospetto killer, Stephane, era solo un bambino quando l'ex sacerdote avrebbe abusato di lui e secondo i media quelle molestie avrebbero spinto suo padre, il nonno di Alexandre, a togliersi la vita. Lo stesso Alexandre, secondo quanto riportato dai media, avrebbe cercato di togliersi la vita dopo aver subito abusi. "Quest'uomo ha distrutto un'intera famiglia", avrebbe commentato il dramma il padre Stephane. Il diciannovenne arrestato dovrà rispondere dei reati di tortura, omicidio e resistenza all'arresto. Le indagini sull’omicidio di Roger Matassoli continuano.