Francia, nelle proteste contro il green pass i no vax hanno devastato due centri vaccinali
I no vax francesi non si sono limitati a protestare contro l'introduzione del green pass ma hanno anche vandalizzato due centri vaccinali. Lo riporta la Bbc, secondo cui il primo è stato devastato nella notte tra venerdì e sabato a Grenoble, nel sud-est della Francia. La struttura è stata ricoperta di graffiti e allagata con dei tubi da giardino. Il secondo, una clinica a Urrugne vicino a Biarritz, nel sud-ovest, è stato dato alle fiamme e in parte distrutto. Sabato circa 100.000 persone sono scese in piazza in tutta la Francia per protestare contro le regole decise dal presidente Emmanuel Macron per contrastare l'aumento dei contagi di coronavirus. Tra queste vaccinazioni obbligatorie per gli operatori sanitari e green pass per accedere alla maggior parte dei luoghi pubblici, compresi bar e ristoranti.
Francia, non esclusa la reintroduzione del coprifuoco
Le proteste dello scorso weekend non hanno però mutato la strategia del governo nella lotta alla pandemia. Clement Beaune, sottosegretario agli Affari europei, ha infatti dichiarato che alla luce della diffusione della variante Delta non è possibile escludere la reintroduzione del coprifuoco. "È una possibilità che non si può escludere", ha detto il politico rispondendo all'emittente BfmTv, sottolineando che si tratta di una misura che si potrebbe prendere nell'attesa che "il vaccino progredisca". Secondo i dati pubblicati ieri dall’Autorità sanitaria, il numero delle nuove infezioni giornaliere in Francia è salito a 12.532, il più alto per una domenica da metà maggio. Ci sono stati anche 5 morti, per un totale di 111.501 decessi da inizio pandemia. In una intervista il portavoce del governo Gabriel Attal ha parlato di un “campanello d’allarme”. “La Francia è tornata sopra la soglia di allerta con un tasso di incidenza di oltre 50 ogni 100.000 abitanti, un aumento dell'80% in una settimana, senza precedenti dall'inizio della crisi”, ha detto Attal.