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Francia, Macron nomina premier Michel Barnier: chi è il 73enne, ex ministro e negoziatore della Brexit

Michel Barnier, 73enne esponente dei Repubblicani (centrodestra), ha ricevuto da Emmanuel Macron l’incarico di formare un nuovo governo in Francia. La decisione è destinata ad aprire un conflitto con il Nuovo fronte popolare, la coalizione di sinistra che aveva ottenuto la maggioranza relativa alle elezioni. Barnier è stato commissario europeo più volte, e ha condotto per l’Ue i negoziati sulla Brexit.
A cura di Luca Pons
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Michel Barnier, 73enne con una lunga carriera politica e diplomatica alle spalle, esponente del partito di centrodestra Républicains (i Repubblicani), ha ottenuto l'incarico di formare un governo dal presidente della Repubblica francese Emmanuel Macron. "Questa nomina arriva dopo un giro di consultazioni senza precedenti durante le quali, in conformità con il suo dovere costituzionale, il presidente ha assicurato che il premier e il governo che verrà rispetteranno le condizioni per essere il più stabile possibile e si darà la possibilità della coalizione più larga", ha affermato l'Eliseo in una nota.

La decisione di Macron sembra mirare a escludere la sinistra dalla maggioranza. Barnier, infatti, ha svolto tutta la sua carriera politica nel centrodestra, iniziando a supporto di partiti neo-gollisti. Il Nuovo fronte popolare, la coalizione di sinistra che aveva ottenuto il maggior numero di seggi alle ultime elezioni (pur restando molto lontana dalla maggioranza assoluta) aveva detto che avrebbe sostenuto solamente la propria candidata, Lucie Castets. Al contrario, il Rassemblement national di Marine Le Pen ha fatto sapere che non presenterà immediatamente una mozione di censura, ovvero di sfiducia.

Barnier, nato il 9 gennaio del 1951, è stato deputato per anni dal 1978 in avanti. Ha ricoperto l'incarico di ministro in numerosi di governi (il primo quello di Édouard Balladur dal 1993 al 1995, l'ultimo quello di François Fillon dal 2007 al 2009) ed è stato uno dei consiglieri più vicini a Nicolas Sarkozy quando era candidato a presidente della Repubblica.

Soprattutto, la carriera di Barnier si è sviluppata in Europa. Dal 1999 al 2004 è stato membro della Commissione europea per la prima volta, come commissario per le Politiche regionali, sotto la presidenza di Romano Prodi. Ha nuovamente ricoperto l'incarico di commissario dal 2010 al 2014, questa volta con la delega per il Mercato interno e i Servizi. Nel 2014 ha assunto, per poche settimane, anche la delega ad interim da commissario per l'Industria e l'imprenditoria, dato che il commissario in carica Antonio Tajani era stato eletto presidente del Parlamento europeo.

Esponente dei Repubblicani, partito di centrodestra, Barnier è stato anche dal 2010 al 2014 vicepresidente del Partito popolare europeo. Il suo nome è diventato noto soprattutto a partire dal 2016, quando ha assunto la guida del gruppo di negoziatori dell'Unione europea per la Brexit.

L'incarico si è concluso ufficialmente nel 2021, e in quei cinque anni Barnier è stato tra i nomi più significativi legati alle lunghe trattative che hanno portato all'uscita del Regno Unito dall'Ue. Sempre nel 2021, Barnier ha annunciato la sua candidatura come presidente della Repubblica, ma non ha ottenuto abbastanza supporto all'interno del suo stesso partito per arrivare a una campagna elettorale vera e propria.

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