Francia, l’indice RT torna superiore a 1. Gli esperti: “Evoluzione dell’epidemia preoccupante”
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Forse è ancora presto per parlare di terza ondata, ma di certo la situazione francese non è delle più rassicuranti. Dopo un mese di ottobre con contagi in crescita esponenziale e il picco raggiunto il 7 novembre con quasi 87mila nuovi casi in 24 ora grazie alle restrizioni introdotte dal governo i contagi hanno subito un'importante frenata; da giorni, tuttavia, si sta intravedendo un'inversione di tendenza tanto che ieri il direttore generale della sanità francese, il professor Jérôme Salomon, ha parlato dei prossimi mesi come di un periodo ad alto rischio. "Siamo preoccupati dall'evoluzione dell'epidemia, la circolazione del virus tende ad aumentare".
Nelle ultime 24 ore sono stati segnalati oltre 18mila casi e oltre 250 morti: a preoccupare maggiormente però è l'indice RT, ovvero il tasso di riproduzione del virus, che è tornato superiore a 1 (1,03). È vero, si tratta di un valore ancora non allarmante, ma indicativo comunque di una tendenza: "Stiamo assistendo a un aumento del numero di casi confermati, (…) a un aumento dell'attività di screening e a un alto numero di ricoveri nei reparti ordinari e in quelli di terapia intensiva" , ha spiegato Salomon.
Francia, positivo il presidente Macron
Ieri l'Eliseo ha reso noto che anche il presidente francese Emmanuel Macron è positivo al Coronavirus. Come si legge in un comunicato ufficiale, il capo dello stato resterà in isolamento per 7 giorni, secondo quanto previsto dalle regole nazionali di quarantena per i contagiati. Continuerà a lavorare e svolgere le sue attività a distanza. Macron, che aveva incontrato due giorni fa il premier portoghese, Antonio Costa, "non ha una forma grave della malattia". Anche il premier, Jean Castex, si è posto in isolamento precauzionale.