Francia, l’ex presidente Sarkozy condannato per finanziamento illegale in campagna elettorale
Nicolas Sarkozy, ex presidente della Repubblica francese, è stato condannato per il finanziamento illecito della sua campagna elettorale del 2012. La condanna arriva in merito al caso delle false fatture ‘Bygmalion’. L’ex presidente francese non era presente in aula alla lettura del verdetto. Sarkozy è stato condannato a un anno di carcere senza condizionale per finanziamento illecito. La procura aveva chiesto per lui un anno di carcere. Secondo Caroline Viguier, la presidente del tribunale, i fatti addebitati all’ex presidente francese sono di “una gravità senza precedenti”. La presidente del tribunale spiega che Sarkozy, insieme ad altri 14 imputati, avrebbe “proseguito nell'organizzazione di comizi, consentito nuove prestazioni, disposto spese e volontariamente omesso, in qualità di candidato, di esercitare un controllo sulle uscite”.
Niente carcere per Sarkozy: sottoposto a sorveglianza elettronica
L’ex presidente francese era stato già condannato lo scorso marzo a tre anni di carcere – di cui uno senza condizionale – per corruzione e traffico di influenze. Quella sentenza era arrivata sul caso delle intercettazioni e Sarkozy ha presentato appello contro la decisione del giudice. Nell’ambito del processo sul finanziamento illecito, invece, è stato condannato insieme ad altre 13 persone, tutte accusate in merito alla campagna elettorale del 2012. Sarkozy dovrà scontare la sua pena sotto il regime di sorveglianza elettronica: a specificarlo è stato lo stesso tribunale chiarendo che “la pena sarà applicata ed eseguita in base al regime della sorveglianza elettronica”. L’ex presidente, ora 66enne, non andrà quindi in carcere.
Le altre condanne per i finanziamenti illeciti del 2012
Per quanto riguarda gli altri 13 condannati, tra di loro c’è anche Guillaume Lambert, ex capo della campagna elettorale di Sarkozy: per lui la sentenza è di tre anni e mezzo, con la sospensione di due, per “complicità nei finanziamenti illegali della campagna elettorale”. Condanna a tre anni per Jérôme Lavrilleux, direttore aggiunto, con le stesse imputazioni. Per il titolare della Bygmalion, Bastien Millot, la sentenza è di condanna a tre anni con la sospensione di 18 mesi per “complicità nell’uso” di fatture false e di finanziamenti illegali in campagna elettorale.