Francia, fermato principale sospetto per assalto casa di riposo. Esclusa pista terrorismo
Dopo una fuga di diverse ore, è stato fermato il principale sospettato per l'assalto di ieri sera nella casa di riposo per anziani monaci e missionari "Les Chenes verts" a Montferrier-sur-Lez, nel sud della Francia, costat la vita a una dipendente. L'uomo è stato cercato con l'aiuto di torce e elicotteri nei sobborghi di Montpellier, e, secondo il procuratore Christophe Barret farebbe parte "della cerchia" della casa di riposo. Secondo fonti vicine all'inchiesta, anzi, sarebbe stato anche precedentemente impiegato nella struttura. Si tratterebbe di un uomo di quarantasette anni, padre di due figli, e con un passato da paracadutista. Gli investigatori l'hanno dichiarato "estremamente pericoloso". La sua auto è stata ritrovata nei pressi della struttura, ma, ha chiarito Barret, "si ignora al momento il movente dell'omicidio".
L'uomo si era presentato ieri sera nella casa di riposo incappucciato e armato di fucile a canne mozze e coltello. Dopo aver legato l'infermiera all'ingresso, era salito al primo piano. La donna, non appena era riuscita a liberarsi, aveva chiamato le forze dell'ordine. Quando sono arrivate le squadre speciali, però, dell'uomo non c'era più traccia. Una seconda donna, invece, un'operatrice di cinquantaquattro anni, è stata ritrovata al piano di sopra colpita da diverse coltellate. La procura di Montpellier, comunque, non propendeva per la pista terroristica, ma l'allerta resta alta. "Al momento attuale non vi sono elementi per privilegiare la pista del terrorismo islamico", ha detto Barret, che però ha ribadito che "quest'uomo resta pericoloso".