Francia, cinque casi “probabili” di botulismo: richiamato il pesto d’aglio in scatola ‘O Ptits Onignons’
È allarme in Francia dopo che le autorità sanitarie locali hanno ordinato il richiamo di conserve artigianali di pesto all'aglio orsino a seguito di una segnalazione, lunedì scorso 3 settembre, nel dipartimento di Indre-et-Loire, di cinque probabili casi di botulino: ad annunciarlo è stato direttamente il Ministero della Salute francese.
La segnalazione di questi presunti casi è stata effettuata presso l'Agenzia regionale di salute (Ars) di Centre-Val-de-Loire, in seguito a un "pranzo di famiglia e al consumo di pesto all'aglio orsino del marchio O Ptits Oignons", prodotto da un produttore locale francese, precisano in una nota i ministeri della Salute e dell'Agricoltura.
I risultati delle controanalisi condotte dall'Institut Pasteur sono "attesi tra due giorni".
Le confezioni di questo pesto sono state vendute durante quattro feste locali nell'Indre-et-Loire. Nello specifico Il Festival delle Piante e della Primavera al Castello della Bourdaisière a Montlouis-sur-Loire, tenutosi dal 30 marzo al 1 aprile 2024, il Festival ‘Nature en fête' al Castello di Cangé a Saint-Avertin, il 13 e 14 aprile 2024 , la ‘Fiera dell'aglio e del basilico' a Tours, il 26 luglio 2024, e la ‘Festa del pomodoro e dei sapori' al castello della Bourdaisière a Montlouis-sur-Loire, il 7 e 8 settembre scorsi.
In un comunicato stampa congiunto, i dicasteri hanno fatto sapere che “le persone che presentavano sintomi probabili di botulismo sono state trattate” nel reparto di terapia intensiva e nel reparto di terapia continua, senza rilasciare ulteriori dettagli.
L'Ars raccomanda quindi il richiamo dei prodotti sospettati di essere alla base della contaminazione.
Presente sotto forma di spore nel terreno e nell’intestino di alcuni animali, il botulino produce una delle tossine naturali più velenose in assoluto, il batterio Clostridium botulinum, responsabile del botulismo. Può trovarsi in cibi inscatolati o conservati, soprattutto di produzione domestica ma in qualche caso anche i prodotti industriali. Bastano pochi nanogrammi, una dose piccolissima, per causare la malattia.