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Francia, chiama rete wifi di casa Daesh: i vicini allertano la polizia, 18enne condannato

Il ragazzo aveva deciso di chiamare la sua rete wifi di casa come l’acronimo arabo dello Stato islamico. Per lui tre mesi di carcere con pena sospesa.
A cura di A. P.
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Probabilmente il suo voleva essere uno scherzo, ma in una Francia sempre in allerta per possibili attentati terroristici dopo i fatti di sangue che l'hanno coinvolta, la sua trovata ha finito per cacciarlo nei guai. Stiamo parlando di un ragazzo francese di 18 anni che aveva deciso di chiamare la sua rete wifi di casa "Daesh21, richiamando l’acronimo arabo dello Stato islamico. Per sua sfortuna però la rete era visibile anche ai vicini di casa che, allarmati dal nome, hanno deciso di fare una segnalazione alla polizia. Come racconta il britannico Guardian, la comunicazione è stata presa molto sul serio dalle forze dell'ordine e dopo aver scoperto a chi a chi fosse riconducibile quell’account wifi, gli agenti sono piombati in casa del ragazzo denunciandolo.

Anche se in casa non è stato trovato nulla di compromettente, per il 18enne è scattato però il rinvio a giudizio e la successiva condanna a tre mesi di carcere con sospensione della pena, dopo che l’imputato ha rifiutato l’offerta di scontare cento ore di lavori socialmente utili. La legge anti-terrorismo francese approvata negli scorsi anni infatti punisce sia chi provoca direttamente atti di terrorismo sia chi loda pubblicamente tali atti, in particolare se utilizza un "servizio di comunicazione pubblica on-line".

"Il mio assistito non ha alcuna simpatia per il terrorismo", ha spiegato l’avvocato del ragazzo, sottolineando che  durante la perquisizione della sua abitazione non è stato trovato nulla di sospetto. "L’inchiesta ha dimostrato come il mio assistito sia lontanissimo da ogni vicinanza al terrorismo e come, semmai, abbia sempre lottato contro l’islamismo. Si è trattato solo di una scemenza fatta senza alcun motivo plausibile da un ragazzino di appena diciotto anni" ha concluso l'avvocato.

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