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Francia, chi sarà il nuovo premier scelto da Macron dopo la caduta del governo Barnier

Dopo il discorso di Macron alla nazione, è attesa la nomina del nuovo premier che prenderà il posto di Michel Barnier, sfiduciato dalla sinistra dell’Nfp e dall’estrema destra di Le Pen. Tra i papabili nomi l’ex ministro Francois Bayrou e il macronista Sebastien Lecornu, ma non è da escludere l’ipotesi di un tecnico.
A cura di Giulia Casula
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Nel suo discorso alla Francia, Emmanuel Macron ha annunciato che presto indicherà un nuovo premier per colmare il vuoto causato dalla caduta del governo di Michel Barnier, rimasto in carica per appena 90 giorni.

La mozione di sfiducia promossa dalla sinistra del Nuovo Fronte Popolare, ma votata anche dall'estrema destra di Marine Le Pen, non ha lasciato scampo al Repubblicano, che ha rassegnato le sue dimissioni nella giornata di ieri.

La nomina è attesa nei prossimi giorni e nelle ultime ore sono già cominciati a circolare indiscrezioni sui possibili successori del ormai ex premier.

Il presidente francese ha escluso con forza l'ipotesi di dimettersi e ha assicurato che resterà in carica fino alla fine del suo mandato, nel 2027. Dietro la volontà di rimanere alla guida della Francia non ci sarebbe alcuna ambizione personale dato che, come ha voluto sottolineare lo stesso Macron, il leader centrista non potrà ricandidarsi alle prossime presidenziali.

Chi sarà il prossimo premier francese: spuntano i nomi di Bayrou e Lecornu

Davanti a sé il capo dell'Eliseo avrà trenta mesi che si prospettano tutt'altro che semplici, tra incertezza politica e un debito pubblico alle stelle. Il primo nodo, che andrà sciolto nel più breve tempo possibile, è quello del futuro premier che si insedierà alla guida del quarto governo del Paese, dopo quelli di Elizabeth Borne, Gabriel Attal e Barnier.

L'ipotesi di una nomina lampo nelle immediate ventiquattrore è stata esclusa. Ora la scelta potrebbe ricadere nuovamente su un profilo di centrodestra, inviso alla gauche e su cui ricercare l'appoggio esterno del Rassemblement National.

L'idea sembrerebbe comunque essere quella di prendere del tempo per intavolare le trattative con le diverse forze dell'Assemblea nazionale e far convergere sul nuovo nome una maggioranza più larga e stabile, che magari includa anche i socialisti. Questi ultimi però, dovrebbero lasciare il Nuovo fronte popolare, per andare al centro e schierarsi con i gollisti e non è detto che accettino di farlo.

Secondo alcuni, una figura in grado di mettere d'accordo queste forze sarebbe Francois Bayrou, centrista, ex ministro dell'Istruzione e attualmente sindaco di Pau. L'uomo nelle scorse ore era stato avvistato a pranzo con Macron all'Eliseo, tanto da far ritenere che fosse lui il prossimo premier.

Un altro nome potrebbe essere Sebastien Lecornu, membro del partito di Macron, ma non sgradito a Le Pen, con cui il politico si sarebbe intrattenuto più volte a cena. Tra i papabili è spuntato anche il sindaco di Troyes, Francois Baroin, pure lui repubblicano come Barnier.

Sul tavolo però anche l'ipotesi di un governo tecnico, che guidi la Francia almeno fino al 2027, ma la partita piuttosto complicata. Quel che è certo è che la discussa legge di bilancio, all'origine della crisi politica, attende di essere approvata e lo stallo sul prossimo esecutivo non potrà durare a lungo.

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