Forte terremoto di magnitudo 6.9 in Kamchatka: avvertite due scosse, scene di panico in strada
Forte scossa di terremoto alle 4 italiane (le 15 locali) nella penisola della Kamchatka, in Russia. Il sisma, di magnitudo 6.9 ma inizialmente stimato in 5.7, si è verificato il 3 aprile a una profondità di 101 km a Petropawlowsk-Kamtschatskij nel capoluogo all'estremo oriente del paese. La notizia è stata diffusa dal Servizio geofisico dell'Accademia delle scienze russa citato da Ria Novosti e riportata anche da INGV Terremoti.
Scene di panico si sono avute soprattutto nelle città vicine all'epicentro, che hanno avvertito in maniera molto distinta il terremoto. Le prime informazioni parlano di due scosse e di persone che sono fuggite dagli edifici in preda al terrore. Il rischio maggiore paventato inizialmente è che in seguito al sisma potesse verificarsi anche uno tsunami: l'allarme però, secondo quanto riportato governo russo, è rientrato. Non si sono inoltre verificati danni a persone o edifici.
Alcuni video diffusi in rete mostrano gli interni degli edifici durante il terremoto. Le immagini degli scaffali dei supermercati che cadevano a terra hanno fatto il giro del mondo, facendo inizialmente temere il peggio. Nonostante la paura, si è trattato però di un sisma che – almeno per il momento – non ha fatto registrare gravi conseguenze.
La Kamchatka è una delle zone più sismiche della terra. Nella penisola i terremoti superano spesso il grado otto della scala Richter a causa di una formazione sotterranea ad arco che sin dal secolo scorso porta a grossi smottamenti terrestri. La Kamchatka si trova infatti lungo la fossa delle Curili, nata dallo sprofondamento della placca pacifica sotto quella di Ochotsk, connessa a sua volta alle placche euroasiatiche e nordamericane. Uno dei terremoti più devastanti che si verificarono nella penisola è quello del 1952 di magnitudo 9, a cui seguì uno tsunami con onde alte più di venti metri. I morti, il cui numero ufficiale non è mai stato possibile registrare, furono più di 10mila.