Forchielli: “Quanti errori nella gestione del Covid in Cina, Xi uscirà a pezzi dalle proteste”
"Da questo periodo di restrizioni e proteste l'economia cinese ne uscirà massacrata e il presidente Xi sfiduciato. Per superare la pandemia avrebbero dovuto investire in vaccinazione, cure e prevenzione, ma hanno deciso di insistere solo con quest'ultima. E il risultato è sotto gli occhi di tutti".
Commenta così a Fanpage.it quello che sta succedendo in Cina Alberto Forchielli, economista e imprenditore, 35 anni di esperienza da giramondo tra sud est asiatico, Cina e Stati Uniti, consigliere particolare del ministro della difesa, del bilancio e degli affari esteri, per anni alla World Bank e poi responsabile di Finmeccanica per tutta l’area Asia/Pacifico, attualmente partner fondatore di Mindful Capital Partner.
Da giorni, infatti, in tutto il Paese del Dragone si assiste ad una serie di manifestazioni contro la strategia Covid Zero, messa in atto dal governo di Pechino sin dall'inizio della pandemia, anche se ciò non ha fermato la circolazione del virus, con i casi che hanno superato quota 40mila al giorno, mai così tanti negli ultimi 3 anni.
Dott. Forchielli, alcuni paragonano le proteste anti Covid a quelle di piazza Tienanmen del 1989. È d'accordo?
"Nel 1989 c'erano centinaia di migliaia di persone in piazza nelle varie città. Qui ci sono alcune centinaia, per cui è difficile fare un paragone, forse è anche eccessivo, anche se è certo che ora il paese è molto più chiuso e controllato di allora e la gente ha molta più paura adesso. Credo che ci voglia un gran coraggio ad andare in strada oggi. Chi lo fa è un eroe".
Quale è stato il più grande errore commesso dal governo?
"Il più grande errore è stato non puntare sulla vaccinazione ma solo sulla prevenzione. Questo si è rivelato fatale perché senza vaccinazione non c'è via d'uscita, secondo me. Servono entrambe ma non si può lasciar perdere la prima.
I cinesi hanno fatto molte vaccinazioni nel 2021 e poi si sono arresi. Questo perché non vogliono prendere un vaccino straniero. Quello che hanno fabbricato loro di fatto non funziona. È un vaccino tradizionale, a differenza di quelli ad Rna che sono quelli che hanno dimostrato maggior efficacia contro la malattia.
Avrebbero potuto comprare un vaccino da Moderna o Pfizer ma per orgoglio nazionale non hanno voluto farlo".
Eppure, ieri è stato presentato un piano per accelerare le vaccinazioni degli over 80….
"Se non adottano un vaccino straniero ci sarà poco da fare. I livelli di somministrazione resteranno gli stessi, bassissimi, del 2022. È questo il grande j'accuse del governo cinese: perché non hanno deciso di prendere un vaccino straniero piuttosto che costringere la popolazione a grandi sacrifici?"
Come ne uscirà il presidente Xi da queste proteste?
"La figura di Xi ne uscirà malissimo. Si era definito il "the commander in chief in the fight against Covid". E invece da questa situazione ne esce completamente a pezzi. Oltretutto si era anche vantato, quando in Cina sembrava che tutto stesse tornando alla normalità, del fatto che il loro sistema fosse superiore a quello occidentale. Credo che verrà sfiduciato dal popolo".
Anche perché le persone sono molto arrabbiate…
"Per forza. Il lockdown cinese non è come quello che abbiamo sperimentato in Italia o nel resto del mondo occidentale. La gente non può uscire neanche per andare a lavorare, e se non guadagna non può mangiare. È un questione di sopravvivenza".
Quali saranno le conseguenze per l'economia?
"Se il 20% del Paese è bloccato è normale che l'economia ne risenta. C'è una incertezza tale per cui la gente non compra, non viaggia e si paralizza l'economia. È un disastro. Considerando anche la bolla immobiliare, l'economia cinese ne uscirà massacrata.
Per di più io credo che tutto il sistema Cina risentirà di questo stato di cose. È un sistema in cui il controllo dei cittadini è implacabile. Vanno a prendere a casa chi è stato contatto di un malato. Sembra quasi un paese orwelliano, i cui le autorità hanno deciso di andare avanti in questo modo per perfezionare i sistemi di controllo sociale. È un sospetto che ho".
Quanto ancora pensa che durerà questa situazione?
"Corre voce che le restrizioni saranno allentate. Ma i cinesi hanno investito solo in prevenzione e non in cura. Le strutture sanitarie sono fatiscenti.
È una situazione che potrà durare abbastanza, non è una cosa che si risolve in due mesi ma in due anni. E poi senza vaccino? Impossibile".