Flop del vaccino cinese in Brasile: efficacia appena sopra il 50%
L'efficacia del CoronaVac, il vaccino contro il coronavirus sviluppato dalla casa farmaceutica cinese Sinovac Biotech, è secondo uno studio condotto in Brasile di poco superiore al 50%: il risultato è nettamente al di sotto delle aspettative e rappresenta una cocente delusione per il governo guidato da Jair Bolsonaro, presidente che dopo aver negato per mesi la pericolosità della pandemia ha dovuto fare i conti con un boom di contagi e di morti. Nel tentativo di contenere le infezioni le autorità sanitarie carioca avevano opzionato l'acquisto milioni di dosi del vaccino cinese salvo poi scoprire che la sua efficacia contro le infezioni sintomatiche è solo del 50,4%, un dato che si colloca nettamente al di sotto di quello annunciato la scorsa settimana del 78%.
Per l'approvazione del siero sono state quindi richieste ulteriori e più approfondite analisi. "Abbiamo un buon vaccino, ma non è il migliore del mondo e non è di certo il vaccino ideale", ha commentato la microbiologa Natalia Pasternak, mentre il dottor Ricardo Palacios, direttore medico del centro di ricerca clinica Butantan (finanziato dal governo), ha spiegato ieri che la nuova scoperta di minore efficacia includeva dati su casi positivi "molto lievi" e che comunque nessuno ha sviluppato sintomi che ne hanno richiesto il ricovero in ospedale. Il CoronaVac, dunque, ha per il momento deluso fortemente le aspettative delle autorità brasiliane, che speravano di aver finalmente trovato una possibile soluzione per uscire dall'incubo della pandemia. Così non sarà e se verrà approvato il suo contributo non sarà purtroppo determinante in un paese dove, dall'inizio dell'emergenza sanitaria, le infezioni diagnosticate sono state oltre 8 milioni e più di 200mila i decessi. Oltre che sul CoronaVac il governo brasiliano aveva fortemente puntato sul vaccino sviluppato da Oxford e AstraZeneca, ma neppure quello è stato al momento approvato.