Finlandia, l’unico Paese europeo che non è a corto di respiratori e mascherine

La gestione dell'emergenza coronavirus ha messo a dura prova tutti i Paesi del Mondo. Ma la crisi non sta investendo tutti allo stesso modo. In Finlandia si sono registrati 2.176 casi di Covid-19 e 27 morti. Helsinki ha esteso e rafforzato i controlli alle frontiere che limitano gli ingressi e le uscite dal Paese scandinavo fino al 13 maggio per contenere la diffusione del virus. Il governo è preoccupato per la strategia della vicina Svezia, che non ha disposto alcun lockdown per contrastare la pandemia, e teme che i cittadini che tutti i giorni oltrepassano il confine possano diffondere il coronavirus nel Nord del Paese dove la popolazione è in età avanzata e le terapie intensive negli ospedali scarseggiano.
Per questo "L'obiettivo è ridurre ulteriormente il movimento di pendolari ai confini con Svezia e Norvegia" si legge in una nota del governo. Ma qual è invece l'approccio seguito dalla Finlandia e perché è possibile che riesca a gestire l'emergenza meglio di altri? Il Paese ha a disposizione importanti scorte di dispositivi di protezione medica, e poi olio, grano e altre materie prime, ed è anche in grado di garantite la fornitura di attrezzature mediche, secondo quanto riporta il ‘New York Times'. Anche se le mascherine protettive sarebbero bastevoli solo per il personale sanitario negli ospedali. Oltre a questo materiale la Finlandia può contare anche su stock di respiratori e ventilatori, tra gli strumenti più importanti nella lotta contro la diffusione del coronavirus.
"La Finlandia è la nazione pioniera dei paesi nordici, sempre pronta ad affrontare una grande catastrofe o una terza guerra mondiale", ha dichiarato Magnus Hakenstad, scienziato presso il Norwegian Institute for Defense Studies. Tomi Lounema, Amministratore delegato dell'Agenzia nazionale di approvvigionamento d'emergenza finlandese, ha affermato: "È nel DNA del popolo finlandese prepararsi".