Finlandia, il Parlamento approva l’ingresso nella Nato: ora mancano gli ok di Turchia e Ungheria
L'ingresso della Finlandia nella Nato da oggi è un po' più vicino. Il Parlamento del Paese scandinavo ha infatti approvato l'ingresso del Paese nell'Alleanza Atlantica con un'ampia maggioranza di 184 voti a favore e sette contrari, in linea con la posizione già espressa lo scorso maggio. Il voto non ha effetti immediati ma si tratta solo di un passaggio formale obbligatorio.
Il grande scoglio, infatti, rimane la ratifica dell'adesione da parte di Turchia e Ungheria, gli unici fra i 30 stati membri dell'Alleanza a non aver ancora votato in proposito. Il parlamento ungherese inizia oggi il dibattito sulla ratifica dell'adesione alla Nato di Svezia e Finlandia, mentre Ankara continua a puntare i piedi sull'adesione della Svezia: come si ricorderà il presidente Erdogan aveva posto come condizione la "consegna" di tutti i rifugiati politici vicini o interni al PKK che negli ultimi anni hanno chiesto protezione internazionale nei due Paesi scandinavi. Il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, ha convocato la settimana prossima a Bruxelles i rappresentanti di Svezia, Finlandia e Turchia nel tentativo di sbloccare l'adesione dei due Paesi nordici.
L'ingresso della Finlandia nell'Alleanza Atlantica dunque non appare imminente, circostanza che ha irritato non poco la premier del Paese Sanna Marin: "Avremmo sperato di diventare già membri della Nato; la Finlandia e la Svezia soddisfano tutti i criteri, come è stato detto ma stiamo ancora aspettando. Ovviamente questo mette a dura prova la politica della porta aperta della Nato; inoltre, ha a che fare con la sua credibilità, perché soddisfiamo tutti i criteri".
La Finlandia ha iniziato a costruire una barriera di 200 km con la Russia
In attesa di poter entrare a far parte dell'alleanza militare la Finlandia ha ha dato il via ai lavori per costruire un muro al confine con la Russia. Le prime indiscrezioni sul progetto di Helsinki avevano cominciato a circolare mesi fa, ma nelle ultime ore, stando a quanto riporta il quotidiano locale Yle, sono stati rimossi gli alberi ai lati del valico di frontiera di Imatra che saranno sostituiti da tre chilometri di recinzione. Il progetto finale prevede una recinzione di 200 chilometri, alta tre metri, con filo spinato, sensori con visori notturni, luci e altoparlanti.