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“Finiteli!”, la foto che mostra Nikki Haley che firma il missile di Israele mentre le IDF bombardano Rafah

L’ex candidata alla presidenza Usa Nikki Haley, già ambasciatrice all’Onu, ha visitato Israele e dichiarato il suo supporto al governo Netanyahu, attaccando Biden per la gestione dei rapporti tra i due Paesi. E si fa immortalare mentre firma razzi israeliani: “Finiteli! L’America ama Israele, sempre”. La foto è diventata virale in poco tempo.
A cura di Pietro Forti
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Nikki Haley, ex ambasciatrice degli Stati Uniti all'Onu e ultima sfidante di Donald Trump per la candidatura repubblicana alla Casa Bianca, ha lasciato una dedica scritta mentre era in visita Israele. Haley, che è stata anche governatrice del South Carolina, è tornata alla ribalta con una foto diventata virale: l'ex candidata è stata immortalata dal parlamentare israeliano Danny Danon nell'atto di firmare con un pennarello alcuni razzi dell'artiglieria israeliana. Sopra alla firma, ha aggiunto la scritta "Finiteli! L'America ama Israele, sempre".

La foto risale ai giorni scorsi, durante un viaggio di Haley in Israele. L'ex candidata alla presidenza statunitense ha visitato i kibbutz e i centri colpiti dal massacro del 7 ottobre, accompagnata da Danon, già ambasciatore all'Onu di Israele e membro della Knesset nel partito di Benjamin Netanyahu, il Likud; dopodiché i due si sono diretti al confine nord con il Libano, dove è scattata la foto. Negli stessi giorni, le forze armate israeliane hanno colpito accampamenti a Rafah con due bombardamenti, che hanno causato rispettivamente 45 e 21 morti (tra essi, sono stati uccisi due ufficiali di Hamas).

Secondo quanto scritto su X da un attivista pacifista israeliano, Alon-Lee Green (presidente del gruppo interculturale arabo-israeliano Omdim Beyachad, in inglese "Standing Together"), Haley avrebbe visitato anche gli insediamenti dei coloni israeliani in Cisgiordania. Le colonie non sono riconosciute né dal diritto internazionale, né dagli Stati Uniti.

Il messaggio, rivolto da Haley ad Hamas, arriva in un momento critico nelle relazioni tra Stati Uniti e Israele: il presidente Joe Biden aveva sottolineato in diverse occasioni che l'invasione di Rafah, nel sud della striscia di Gaza, costituiva una "linea rossa" da non oltrepassare. Haley, da parte sua, durante il viaggio ha criticato la gestione dei rapporti Usa-Israele da parte dell'amministrazione Biden. In particolare, l'ex ambasciatrice Onu si è schierata contro la decisione di sospendere l'invio di alcune armi come conseguenza dell'invasione di Rafah: "L'America deve fare tutto ciò di cui Israele ha bisogno e smettere di dir loro come combattere questa guerra – ha dichiarato Haley – O sei un amico o non sei un amico". L'ex governatrice del South Carolina ha anche attaccato la Corte penale internazionale e la Corte internazionale di giustizia per le posizioni prese contro Benjamin Netanyahu e contro la gestione della guerra a Gaza: "Non si aiuta Israele lodando la Corte penale internazionale, la Corte internazionale di giustizia o qualsiasi altro soggetto che condanna Israele, invece di condannare ciò che accade".

L'ex candidata, dopo la fine della campagna elettorale delle primarie per la candidatura repubblicana, aveva deciso di non dichiarare immediatamente il suo supporto alla candidatura dell'ex presidente repubblicano Donald Trump. Mercoledì scorso, durante la sua prima uscita pubblica dopo la decisione di ritirarsi dalla corsa per la Casa Bianca, ha invece dichiarato che avrebbe votato Trump nonostante non fosse stato "perfetto" come presidente, dal momento che invece la presidenza Biden è stata un "disastro".

Nelle ore immediatamente successive a queste dichiarazioni, il team elettorale di Biden ha organizzato un incontro virtuale con alcuni ex sostenitori di Haley alle primarie, tra i quali i gruppi "Women for Nikki" e "Haley Voters Working Group".

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