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Filippo Mosca detenuto in Romania, attesa sentenza d’appello. La mamma: “Altro rinvio sarebbe immotivato”

È attesa per oggi, venerdì 17 maggio, la sentenza d’appello per Filippo Mosca, il 29enne detenuto nel carcere di Porta Alba in Romania con l’accusa di traffico internazionale di stupefacenti. Il 19 aprile scorso i giudici avevano disposto il rinvio della decisione.
A cura di Gabriella Mazzeo
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Filippo Mosca e Ornella Matraxia
Filippo Mosca e Ornella Matraxia

Era attesa per il 19 aprile la sentenza d'Appello relativa al caso di Filippo Mosca, il 29enne italiano detenuto nel carcere di Porta Alba in Romania con l'accusa di traffico internazionale di stupefacenti, ma quel giorno i giudici avevano annunciato il rinvio della decisione a oggi, venerdì 17 maggio. La sentenza d'Appello sul caso del giovane italiano in carcere da più di 10 mesi è quindi prevista proprio oggi, salvo diversa disposizione dei giudici.

La decisione, infatti, potrebbe essere ulteriormente rinviata e la mamma del 29enne italiano ha fatto sapere ieri a Fanpage.it che soltanto in queste ore sarebbe stato reso noto un eventuale slittamento della sentenza, seppur poco probabile.

"Ci aspettiamo una sentenza –  ha infatti detto Ornella Matraxia a Fanpage.it nella mattinata di ieri, 16 maggio -. Sono trascorsi 3 mesi, sarebbe immotivato un ulteriore rinvio. Al 90% avremo una decisione".

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Filippo Mosca era già stato condannato dalle autorità romene a 8 anni di reclusione in primo grado. Durante la detenzione, la famiglia e i legali avevano denunciato condizioni disumane nelle celle. Nel mese di marzo, nonostante il clamore mediatico suscitato dai racconti della madre del 29enne e dei legali che lo assistono, i magistrati rumeni avevano deciso di confermare la custodia in carcere e di non concedere a Mosca i domiciliari richiesti in attesa della sentenza d'appello.

La mamma di Mosca aveva fatto sapere già prima dell'appuntamento fissato per il 19 aprile che se fosse stata confermata la detenzione in carcere, con i legali avrebbe chiesto il rientro i Italia del figlio per poi fare ricorso alla Corte Europea, sia per la dignità umana non rispettata in cella sia per il diritto a un processo giusto.

Mosca si trova nel carcere romeno da più di 10 mesi con l'accusa di traffico internazionale di stupefacenti. Il 29enne era stato arrestato insieme ad alcuni amici dopo aver ricevuto nell'albergo dove alloggiava con la fidanzata un pacco, destinato a un'altra amica, contenente droga. Mosca ha sempre dichiarato davanti alle forze dell'ordine rumene e davanti ai magistrati di non aver mai acquistato stupefacenti e di essere sempre stato convinto che all'interno del pacco vi fossero dei cosmetici che l'amica aveva comprato online.

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