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Figlio di 10 anni spende 4500 euro con acquisti in app, lui fa causa alla banca e ottiene risarcimento

La sorpresa di un genitore svizzero che, controllando le transazioni del suo conto bancario, ha scoperto che gli erano stati addebitati in appena un mese l’equivalente di circa 4.500 euro.
A cura di Antonio Palma
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Collegare il proprio account di una app con quello del proprio figlio minorenne e per di più con la carta di credito inserita forse non è una buona idea, lo ha scoperto a sue spese un genitore svizzero che, controllando le transazioni del suo conto bancario, ha scoperto che gli erano stati addebitati in appena un mese circa 4.500 franchi, equivalente di 4500 euro, per acquisti effettuati su YouTube con la sua carta di credito.

Colpa del figlio di 10 anni che, senza rendersene conto, ha continuato a fare acquisti credendo fossero gratis ma, secondo il genitore, colpa anche della sua banca che non avrebbe controllato a dovere le transazioni, decisamente inusuali. Una tesi ora accolta anche dal giudice di pace di Losanna a cui l'uomo si era rivolto per far valere i propri diritti e che ha imposto all'istituto di credito di rimborsare completamente il papà.

Come racconta 20minuten, i fatti risalgono a circa due anni fa quando l'uomo del canton del Vaud ha scoperto l'incredibile serie di acquisti in app al ritmo di dieci al giorno. Contattata dal padre, la banca in un primo momento ha subito riconosciuto la stranezza dell'operazione e lo ha rimborsato ma solo provvisoriamente. Quattro mesi dopo, infatti, ha richiesto la somma indietro perché dalle verifiche è emerso che gli acquisti erano stati effettuati dal figlio, all'epoca di 10 anni, addebitando la colpa al padre. Il ragazzino aveva comprato messaggi di chat nei video in diretta.

L'uomo però non si è dato per vinta e alla fine l'ha spuntata perché il giudice gli ha dato ragione stabilendo che la banca ha autorizzato i pagamenti senza verifica. In particolare, secondo il giudice, pur sapendo che erano  in corso acquisti sospetti non ha fatto nulla per avvertire l'uomo e quindi deve rimborsarlo.

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