Celebrare la Festa della Donna attraverso le immagini delle 150 donne che "fanno tremare" il mondo. L'idea di Newsweek, se non brilla per originalità, certamente regala tantissimi spunti di riflessione e, anche in modo involontario, mostra l'istantanea di un mondo in continuo divenire, in cammino verso il definitivo superamento delle problematiche connesse alla "questione di genere". Certo, come non mancano di sottolineare gli ultimi rapporti delle agenzie non governative, la strada è ancora lunga e tortuosa e tanti sono i "punti di criticità", con episodi di sistematica discriminazione e pregiudizi arcaici che incidono nella vita di milioni di donne.
In questa giornata così densa di significato, il mosaico di volti con cui Newsweek e The Daily Beast intendono onorare 150 donne straordinarie si candida senza dubbio ad essere l'immagine per eccellenza di questo 8 marzo 2011:
"Sono capi di Stato o reggenti di importanti istituzioni, manifestanti arrabbiate nelle piazze o straordinarie iconoclaste in villaggi remoti. Con una straordinaria e fiera energia, le donne stanno costruendo scuole, avviando imprese, combattendo la corruzione, implementando nuove tecnologie e abbattendo vecchi pregiudizi. Ogni volta che una donna od una ragazza riesce a diventare artefice del proprio, migliora anche lo standard vita locale e si comprende il valore dei diritti umani. Così, quest'anno e gli altri, Newsweek e The Daily Beast onoreranno queste figure e la rete crescente di donne di potere in modo da sostenere i loro sforzi"
Nel lungo elenco, mostrato attraverso un mosaico interattivo, figurano quindi personalità di primissimo piano della politica, dell'economia, della scienza e dello spettacolo, con nomi come Angela Merkel, Hillary Clinton, Rania di Giordania, la first lady Michelle Obama, Madeleine Albright, Condoleeza Rice, la deputata Gabrielle Giffords, ma anche la cantante Shakira, l'attrice iraniana Shohreh Aghdashloo, Oprah Winfrey, Salma Hayek e tantissime altre: donne che col loro lavoro rappresentano un esempio ed uno stimolo per tutti, al di là del genere. Quanto all'Italia, la presenza di Emma Boninop appare come un omaggio dovuto ad una donna di rara integrità morale, disponibilità all'impegno e capacità di "agire" concretamente: una presenza importante, ma purtroppo "isolata". Certo, molto probabilmente l'immagine di un Paese che ancora considera le donne come "oggetti per l'utilizzo finale" non avrà aiutato…
