Ferguson: spari alla manifestazione in ricordo di Michael Brown, un ferito grave

Quella che doveva essere una tranquilla manifestazione di commemorazione in memoria di Michael Brown, il giovane afroamericano ucciso un anno fa da un poliziotto bianco a Ferguson, in Missouri, negli Stati Uniti, si è però trasformata in nuova violenza tra agenti e dimostranti. Dopo alcuni episodi di danneggiamento un uomo ha sparato contro i poliziotti ed è stato colpito a sua volta rimanendo ferito gravemente. Il corteo, che doveva sfilare per le vie della città ricordando il giovane, in realtà aveva preso il via in modo pacifico e i partecipanti avevano osservato quattro minuti e mezzo di silenzio a simboleggiare le quattro ore e mezza in cui il corpo di Michael Brown era rimasto a terra durante i rilievi della polizia. Poi con il calar del sole la situazione è degenerata. Intorno alle undici di sera un gruppo di persone si è staccato dal corteo principale dando vita a violente proteste contro la polizia e a saccheggi nei negozi della zona.

Ad un certo punto sono stati uditi diversi colpi di arma da fuoco ed è scattato il panico tra i manifestanti che si sono dispersi e riparati dietro le auto o negli edifici. La marcia verso la chiesa è stata interrotta mentre la polizia e le ambulanze si sono dirette rapidamente nella zona. Secondo una ricostruzione della polizia a sparare per primo sarebbe stato un dei manifestanti che avrebbe aperto il fuoco contro ufficiali di polizia di Ferguson fermi in macchina che avrebbero risposto al fuoco. Secondo quanto raccontato dal capo della polizia locale in una conferenza stampa, l'uomo si è avvicinato a quattro agenti che si trovavano in un furgone civetta della polizia e ha iniziato a sparare. Loro hanno risposto al fuoco dall'interno del veicolo e poi hanno inseguito l'uomo a piedi che ha sparato di nuovo: a quel punto i quattro poliziotti hanno risposto ancora, colpendolo e ferendolo gravemente.