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Ferguson, agente non incriminato: esplode la rabbia, spari contro un poliziotto

Per i giurati non ci sono prove sufficienti contro il poliziotto che sparò e uccise il diciottenne nero Michael Brown. Obama invita ad accettare il verdetto, ma chiede anche alla polizia di usare moderazione.
A cura di Antonio Palma
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AGGIORNAMENTO -Bill Bratton, capo della polizia di New York, è stato aggredito a Times Square da un uomo con un secchio di vernice rossa durante le proteste per il mancato rinvio a giudizio del poliziotto che uccise il 18enne Michael Brown a Ferguson. Lo rendono noto fonti ufficiali, aggiungendo che l'aggressore Diego Ibanez, 26 anni, è stato arrestato. In manette è finito anche un 30enne che ha colpito un poliziotto con una bottiglia di plastica sul ponte di Triboro, che unisce Harlem con il Bronx e con il Queens.

L'agente Darren Wilson, che a Ferguson, negli Stati Uniti, sparò e uccise il diciottenne afro-americano Michael Brown, non sarà incriminato. Questa la decisione finale del Gran giurì americano dopo aver valutato le prove a carico del poliziotto e aver ascoltato una sessantina di testimoni tra cui lo stesso Wilson. Per i giurati infatti non ci sono prove sufficienti che il poliziotto abbia agito contro le regole. Una sentenza molto attesa dalla comunità locale di St Louis che chiedeva giustizia e per questo dopo il verdetto dei giurati è esplosa la rabbia. Centinaia di manifestanti sono scesi in strada non solo nella cittadina del Missouri ma anche in decine di altre città americane da Washington a Times Square, da Los Angeles a Chicago. I cortei e le manifestazioni a Ferguson però si sono ben presto trasformate in violenti scontri con le forze di polizia, con auto date alle fiamme e alcuni feriti.

Ferito poliziotto con arma da fuoco

A Ferguson gruppi di dimostranti infatti hanno attaccato con lancio di pietre e bottiglie la polizia che ha risposto con cariche e lacrimogeni. Piccoli nuclei di giovani mascherati hanno attaccato a più riprese le forze dell'ordine incendiando qualche autopattuglia e prendendo di mira alcuni negozi. Purtroppo in strada sono risuonati anche colpi d’arma da fuoco. Un poliziotto è stato ferito a colpi di pistola a University City, sobborgo di St. Louis, vicino Ferguson, dove sono in corso violente proteste. Ad infiammare la folla anche le parole del procuratore che durante i dibattimento ha affermato che in base agli elementi raccolti l’agente Wilson ha agito secondo le procedure e che le testimonianze sono state contraddittorie rispetto alle versioni iniziali che accusavano il poliziotto di aver sparato mentre il ragazzo era con le mani in alto.

Obama chiede di accettare la sentenza

Dopo gli scontri è intervenuto anche il Presidente Obama invitando tutti alla calma. "Siamo una nazione basata sullo stato di diritto, dobbiamo accettare il fatto che questa è stata la decisione del Gran giurì" ha dichiarato Obama , aggiungendo: "Ci sarà gente arrabbiata. Ma mi unisco alla famiglia Brown nel chiedere manifestazioni pacifiche". Allo stesso tempo il Presidente Usa ha chiesto alla polizia di "mostrare moderazione" con i manifestanti. "C'è una profonda sfiducia tra la polizia e la comunità afroamericana e questa è l'eredità di una lunga storia di discriminazione nel nostro Paese. È necessario riconoscere come la situazione di Ferguson parla all'intero Paese e mostra le più ampie sfide che noi ancora affrontiamo come nazione" ha proseguito il Presidente, ricordando però che "non ci sono scuse per la violenza" e che "i progressi non si fanno lanciando bottiglie".

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