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Febbre e vomito dopo corsa nel fango, paura per centinaia di partecipanti: “Possibile grave infezione”

Centinaia di persone dopo aver partecipato alla famosa corsa nel fango Tough Mudder tenutasi a Sonoma, in California, a circa 30 miglia da San Francisco, hanno manifestato sintomi come febbre alta, vomito, eruzioni cutanee. Le autorità: “Andate dal medico o al pronto soccorso, possibile infezione batterica grave”.
A cura di Ida Artiaco
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Immagine da Facebook: Tough Mudder.
Immagine da Facebook: Tough Mudder.

Eruzioni cutanee, febbre alta, vomito e diarrea. Sono questi i sintomi che centinaia di persone hanno manifestato dopo aver partecipato alla famosa corsa nel fango Tough Mudder tenutasi a Sonoma, in California, a circa 30 miglia da San Francisco, la scorsa settimana. Tanto che il Dipartimento di Salute pubblica è dovuto intervenire con un avviso per specificare che potrebbe trattarsi di una infezione batterica.

Molti partecipanti, presenti alla gara tenutasi tra il 19 e il 20 agosto scorsi, hanno contattato le autorità dicendo di avere possibili stafilococchi o infezioni batteriche gravi dopo l'insorgere dei sintomi a meno di 24 ore dall'evento. Le quali, se non curate in maniera corretta, possono portare a più gravi infezioni polmonari o sepsi.

"La maggior parte dei nostri medici lo ha identificato come stafilococco", si legge in una e-mail inoltrata agli organizzatori della competizione da parte di 334 partecipanti, aggiungendo: "Molti di noi hanno questi sintomi aggiuntivi, oltre a febbre e affaticamento e alcuni sono ricoverati da giorni".

Il che ha costretto le autorità a intervenire direttamente. "La gara Tough Mudder prevedeva un'estesa esposizione della pelle al fango. La maggior parte delle persone colpite presenta eruzioni cutanee, febbre, mialgie e mal di testa. Questi sintomi potrebbero essere indicativi di una malattia minore chiamata prurito del nuotatore (o dermatite cercariale), ma possono anche indicare un'infezione da stafilococco o altra infezione batterica più grave come l'Aeromonas. Chi ha partecipato alla gara e presenta uno di questi sintomi, è invitato a consultare il proprio medico o a recarsi al pronto soccorso. Il periodo di incubazione va dalle 12 alle 48 ore", si legge nell'avviso.

Anche gli organizzatori della gara hanno inviato ai partecipanti una mail in cui hanno sottolineato che "la salute e la sicurezza della comunità di Tough Mudder sono sempre la nostra massima priorità e, di conseguenza, stiamo attivamente adottando tutte le misure necessarie per indagare a fondo sulla questione. Chiunque riscontri problemi di salute, consideri di consultare il proprio medico".

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