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Febbre di Lassa in Nigeria, 29 morti: aumentano le misure di emergenza contro il virus

Le autorità nigeriane hanno annunciato un aumento delle misure di emergenza per contenere l’ultimo focolaio di febbre di Lassa, che ha già causato la morte di 29 persone. Il virus è trasmesso all’uomo dal contatto con alimenti o oggetti domestici contaminati da feci o urina di roditori, ha un periodo di incubazione da 6 a 21 giorni e può essere trasmesso attraverso il contatto con una persona infetta mediante fluidi corporei ed escrezioni.
A cura di Susanna Picone
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Ventinove persone morte a causa della Febbre di Lassa. Accade in Nigeria, dove le autorità locali, citate da Al Jazeera, hanno annunciato un aumento delle misure di emergenza per contenere l'ultimo focolaio della malattia. "Al 24 gennaio 2020, 195 casi confermati e 29 decessi sono stati segnalati in 11 stati", ha dichiarato il Centro per il controllo delle malattie (Ncdc) del Paese africano. Per coordinare la risposta "al numero crescente di casi di febbre di Lassa" in tutto il Paese è stato attivato un centro nazionale di operazioni di emergenza. La febbre di Lassa appartiene alla stessa famiglia dei virus Ebola e Marburg, ma è meno mortale. Il suo nome deriva dalla città di Lassa, nel nord della Nigeria, dove la malattia è stata identificata per la prima volta nel 1969. Il virus viene trasmesso all'uomo dal contatto con alimenti o oggetti domestici contaminati da feci o urina di roditori, ha un periodo di incubazione da 6 a 21 giorni e può essere anche trasmesso attraverso il contatto con una persona infetta mediante sangue, urina, saliva, sperma, vomito, feci. Il numero di casi solitamente aumenta nel mese di gennaio a causa delle condizioni meteorologiche durante la stagione secca.

La Nigeria, che è la nazione più popolosa del continente africano con circa 200 milioni di persone, ha solo cinque laboratori che possono effettuare test per la diagnosi di questa malattia. Secondo i dati dei Centri statunitensi per il controllo e la prevenzione delle malattie (Cdc), il numero di infezioni da febbre di Lassa in Africa occidentale è compreso ogni anno tra 100.000 e 300.000, con circa 5000 decessi. Lo scorso anno la febbre di Lassa ha ucciso oltre 160 persone. Sempre secondo i dati Cdc, in alcune aree della Sierra Leone e della Liberia il 10-16 per cento delle persone ricoverate negli ospedali ogni anno ha la febbre di Lassa, a dimostrazione del grave impatto che la malattia ha sulla regione.

Secondo quanto si legge sul sito del nostro ministero della Salute, circa  l’80 percento delle persone che si infettano con il virus di Lassa non presentano sintomatologia. Una infezione su cinque causa una malattia grave, in cui il virus colpisce diversi organi quali il fegato, la milza e i reni. Poiché il decorso clinico della malattia è variabile, è difficile fare una diagnosi.

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