FBI: “Abbiamo spiato i cittadini nel rispetto della legge”
Tutto avviene perfetta legalità: il direttore dell’FBI, Robert Mueller, ha ribadito che la sorveglianza delle comunicazioni da parte delle agenzie di sicurezza Usa "è avvenuta nel pieno rispetto della legge", rimarcando di fatto la linea già adottata dal suo omologo della NSA. Entrambi, in un’audizione al Congresso, hanno sottolineato che nessun cittadino americano è stato spiato illegalmente, e anzi che quei metodi sono stati determinati per prevenire attentati terroristici "in stile 11 settembre e un'altra Boston". Le dichiarazioni di Mueller arrivano peraltro nel giorno di un'altra importante rivelazione che arricchisce il cosiddetto Datagate: è il New York Times a denunciare la conservazione di migliaia di campioni di DNA, non solo di sospetti, ma anche di vittime di crimini.
Il 17 la lista degli attacchi sventati dalla Nsa- Il direttore dell'FBI ha comunque ammesso i rischi collegati alle rivelazioni del programma Prism. Secondo Mueller: “Queste rivelazioni hanno causato un danno rilevante alla nostra Nazione e alla nostra sicurezza. E a proposito delle azioni penali nei confronti della "talpa in fuga", Edward Snowden, Mueller ha confermato che il Fbi ha avviato una inchiesta penale "per punire il responsabile di queste rivelazioni”. C'è però da dire che non tutti i membri del Congresso sono rimasti soddisfatti da quanto detto dal direttore dell'FBI, in particolare alla luce dei fallimenti dell'Intelligence riconosciuti già prima degli attentati di Boston, quando i tabulati telefonici erano comunque disponibili. "Io non sono convinto che i recenti fatti di cronaca siano un motivo giusto per raccogliere ogni tipo di telefonata," ha detto il democratico John Conyers. Ad ogni modo, il direttore della Nsa, Keith Alexander, si è impegnato a diffondere lunedì 17 un elenco degli attacchi terroristici sventati grazie ai programmi di sorveglianza.
