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“Fate più sesso per favore, essenziale per la nostra società”: l’insolito appello anti solitudine

L’appello che la scrittrice Magdalene J. Taylor ha voluto lanciare agli americani, per incoraggiarli a una maggiore attività sessuale, in un editoriale pubblicato sul New York Times che inevitabilmente ha scatenato migliaia di commenti e un dibattito tra i lettori.
A cura di Antonio Palma
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“L'epidemia di solitudine può essere un problema sociale, ma può essere risolto, almeno in parte, nelle camere da letto. Quelli di noi in grado di fare più sesso dovrebbero farlo”, suona più o meno così l’appello che la scrittrice Magdalene J. Taylor ha voluto lanciare agli americani, per incoraggiarli a una maggiore attività sessuale, in un editoriale pubblicato sul New York Times che inevitabilmente ha scatenato migliaia di commenti tra i lettori e un dibattito sulle conclusioni a cui è giunta.

Taylor è partita da alcuni dati statistici secondo i quali la situazione della socialità nella comunità statunitense si sta sempre più deteriorando. Si tratta di un fenomeno difficile da quantificare per i ricercatori e le stime variano ma si calcola che tra un terzo e due terzi degli americani dichiarano di sentirsi soli. La rottura dei legami culturali, la salute fisica e la riduzione dei contatti sociali aggravano la solitudine e ne sono esacerbate allo stesso tempo, al punto che la solitudine abbassa l'aspettativa di vita. Secondo la scrittrice, esperta in tematiche sessuali, il problema è in gran parte dovuto all’aumento dell’isolamento a cui sempre più persone sono costrette e che sarebbe strettamente collegato a un declino del sesso.

Taylor suggerisce in qualche modo alla base di questo isolamento degli uni dagli altri vi è una un'economia sociale e politica ostile alla comunità che spinge verso l’individualismo. Uno stato di cose che la scrittrice consiglia di superare proprio attraverso il sesso, cioè attraverso l’attività di ricerca di un partner sessuale. "Il sesso non è l'unica forma di interazione umana appagante e certamente non è un balsamo per la solitudine in tutte le forme", ha scritto Taylor, aggiungendo: "Tuttavia, dovrebbe essere visto come una parte fondamentale del nostro benessere sociale”.

“Molte persone, tra cui alcuni dei giovani con cui ho parlato nel mio lavoro, si sono rassegnate a spostare i propri desideri sessuali, affidandosi interamente al porno o ad altri stimoli online. Come balsamo per la solitudine, il sesso digitale però è poco meglio dell'amicizia digitale: una fonte di invidia, risentimento e rancore, un motore della solitudine piuttosto che una cura per essa. Non è all'altezza" ha spiegato la scrittice, concludendo: "Il sesso è buono. Il sesso è sano. Il sesso è una parte essenziale del nostro tessuto sociale. Per questo qualsiasi persona capace dovrebbe fare sesso, il più possibile, il più piacevolmente possibile, il più spesso possibile”.

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