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Fallita la campagna online per salvare la Grecia. I soldi ora andranno restituti

L’ambiziosa campagna di crowdfunding su Kickstarter si è chiusa con la raccolta di due milioni di euro (servivano 3 miliardi). Le donazioni ora andranno restituite, ma l’ideatore ha già subito rilanciata una nuova idea. E i maligni dicono che quello era il suo vero obiettivo fin dall’inizio.
A cura di B. C.
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 “La Grecia per salvarsi ha bisogno di 1,6 miliardi di euro. Possono sembrare molti, ma sono solo 3 euro per ogni abitante dell’Unione europea”. E’ lo slogan col quale un ragazzo londinese aveva lanciato una campagna di raccolta fondi su Kickstarter, piattaforma di crowdfunding nata negli Stati Uniti e arrivata in Italia lo scorso giugno. Inutile dire che l’obiettivo era fin troppo ambizioso. Eppure non è passato propriamente inosservato. Circa centomila persone hanno fatto salire l’asticella delle offerte fino a quasi 2 milioni di euro. Troppo poco, è chiaro, per evitare da soli il Grexit, ma comunque una somma importante.

Ma che si fa ora con i due milioni raccolti per la Grecia? E’ quello che si chiede Nadia Ferrigo su La Stampa. “A ogni donazione corrisponde un piccolo premio: con 10 euro si riceve un buono per una bottiglia di ouzo, il tipico distillato greco, con 25 invece una bottiglia di vino. Per chi non se la sente di donare più di 3 euro, c’è una cartolina del primo ministro Tsipras, mentre se siete un ‘super ricco dal cuore d’oro’ e volete donare un milione di euro, avrete in cambio ‘moltissima riconoscenza e gratitudine dei cittadini europei e in particolare dei greci’” scrive La Stampa. E poi ricorda: “Per lanciare una campagna di raccolta fondi sulla piattaforma bisogna fissare un obiettivo da raggiungere entro un data stabilita: se non ci si riesce – e no, nel caso della Grecia la solidarietà virtuale non ha funzionato – allora le donazioni vengono restituite”. Nessuno quindi si vedrà spedito l’ouzo, il vino e la cartolina di Tsipras. Eppure l’ideatore della campagna Thom Feeney afferma che ora ha intenzione di lanciare una campagna. “Sto lavorando con Desmos- scrive – una fondazione greca che si occupa di distribuire beni di prima necessità e aiutare i ragazzi a trovare una nuova occupazione”. E i maligni dicono che questo era il suo vero obiettivo fin dall’inizio. L’obiettivo è meno ambizioso – “appena” un milione di euro – e la partenza è stata subito buona: nelle primissime ore sono stati già raccolti oltre 20 mila euro. E per partecipare ci sono ancora quindici giorni di tempo.

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