Fa bruciare nel ‘forno della pizza’ quattro biker: condannato membro degli Hells Angels
Un ex capo del gruppo di motociclisti Hells Angels, il gruppo di motociclisti nato negli USA ma diffusosi in tutto il mondo che il dipartimento di giustizia americano considera criminali, ha ammesso di aver utilizzato un’impresa di pompe funebri, la Yost e Webb a Fresno, nello Stato della California, per cremare illegalmente quattro uomini uccisi tra il 2014 e il 2016 in quello che la banda chiamava "il forno per la pizza" (pizza oven). All'interno però venivano fatti bruciare dei cadaveri.
I raccapriccianti dettagli sono venuti fuori dopo che Merl Hefferman, 54 anni, ex boss degli Hells Angels di Fresno, si è dichiarato colpevole della sparizione del cadavere di Joel Silva, ucciso da un altro membro della band nel 2014. Il direttore del crematorio, Levi Phipps, aveva testimoniato al processo di aver ricevuto una telefonata da Hefferman, il 16 luglio 2014: "Lascia la porta dell'hangar aperta", l'uomo era stato poi minacciato da due uomini mentre caricavano un corpo nell'inceneritore.
Poco dopo, secondo la ricostruzione dei pubblici ministeri, Phipps ha ricevuto un'altra chiamata da Hefferman, questa volta gli intimava di stare zitto. Secondo l’accusa, la testimonianza del direttore è corroborata dai tabulati dei cellulari. "L'unica ragione per cui Hefferman voleva entrare era far sparire i corpi senza lasciare traccia", hanno scritto i pubblici ministeri.
Per l’omicidio di Silva, nel 2022 una giuria ha condannato tre esponenti del gruppo: Brian Wayne Wendt, Jonathan Nelson e Russell Taylor Ott. L'accusa non ha nominato la quarta presunta vittima, anche se l'avvocato di Hefferman, James Bustamante, lo ha identificato come Juan Guevara, membro degli Hells Angels.
La scorsa settimana invece la famiglia di Silva ha dichiarato che "il fatto di non avere un corpo su cui piangere ha avuto un impatto sul loro processo di elaborazione del lutto".