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Ex parlamentare nazionalista uccisa in un attentato a Leopoli: chi era Iryna Farion

L’ex parlamentare ultranazionalista ucraina e linguista Iryna Farion è stata uccisa in un agguato a Leopoli. È caccia all’assassino: secondo il ministro dell’Interno aveva preparato l’attacco per almeno una settimana.
A cura di Susanna Picone
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Iryna Farion, ex deputata nazionalista del Parlamento ucraino nota per le sue campagne in difesa della lingua ucraina, è morta in ospedale dopo essere stata vittima venerdì sera di un attentato a Leopoli. A darne notizia il sindaco della città, Andriy Sadovy. "Iryna Farion è morta in ospedale. I medici hanno fatto tutto il possibile… È molto spaventoso e terribile. Dico sempre che non esiste più un posto sicuro in Ucraina. È stato un omicidio audace e sfrontato, l'assassino deve essere trovato", ha scritto su Telegram.

Farion, 60 anni, venne eletta in Parlamento nel 2012 con il partito nazionalista Svoboda (Libertà), poi perse l'incarico ma divenne nota per le sue frequenti campagne volte a promuovere la lingua ucraina e a screditare i funzionari pubblici che parlavano russo. Nel 2018 la linguista lanciò anche un appello per "prendere a pugni sulla mascella ogni persona che parla russo".

Era diventata una figura controversa per le sue opinioni radicali sull'uso della lingua russa in Ucraina. L'attentato a Leopoli in cui la donna è stata uccisa sarebbe stato pianificato da almeno una settimana, secondo quanto ha reso noto il ministro degli Interni ucraino, Igor Klymenko. "L'assassino si è preparato in anticipo, questo non è stato un omicidio spontaneo – ha detto il ministro -. Per quanto tempo si sia preparato, una settimana o quindici giorni, lo dirà il tempo".

Ora è caccia all’assassino: "Stiamo lavorando e speriamo che entro domattina avremo i primi risultati”, ha detto il ministro spiegando che l'identificazione del responsabile è problematica a causa di “buchi” nelle riprese delle videocamere di sorveglianza dovute a interruzioni di corrente elettrica. "Stiamo facendo tutto il possibile per garantire che la persona che ha commesso il crimine non sfugga alla giustizia", ha aggiunto.

Secondo i testimoni, Farion sarebbe stata avvicinata nella strada in cui viveva da un uomo non identificato che le ha sparato alla testa ed è fuggito. È poi morta alcune ore dopo il ricovero in ospedale. "Qualsiasi atto di violenza merita solo condanna e tutti i colpevoli di questo attacco devono assumersi la piena responsabilità", ha commentato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.

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