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Etiopia, massacro di civili: 208 morti, 102 bambini rapiti

Almeno 208 persone sono state uccise da un gruppo terroristico proveniente dal Sud Sudan: sequestrati 102 bambini. Presto un blitz dell’esercito per tentare di liberarli.
A cura di Davide Falcioni
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Il primo ministro etiope Hailè Mariam Desalegn ha aggiornato il numero di vittime dell'attacco portato venerdì scorso nel piccolo villaggio Jakawa, nella regione di Gembela, situato all'estremità occidentale dell'Etiopia, dove uomini "armati fino ai denti" hanno massacrato 208 persone, soprattutto donne e bambini. I terroristi hanno anche rapito 102 bimbi superstiti e li hanno portati via insieme a duemila capi di bestiame.

Le forze armate di Addis Abeba, che tre giorni fa erano intervenute e avevano ucciso almeno sessanta terroristi, ora sarebbero in procinto di dare il via a un'operazione per liberare i minori presi in ostaggio e portati nel Sudan del Sud. La speranza adesso, ha detto il presidente, resta quella di trovarli e riportarli a casa vivi. Jakawa , il villaggio in cui è stata compiuta la strage, è situato a ridosso del confine con il Sudan del Sud. L'area è abitata, tra le altre, da due etnie di stirpe nilotica, i Nuer e gli Anuak, protagoniste negli ultimi anni di innumerevoli scontri di particolare violenza. Entrambe le tribù sono dedite alla pastorizia, anche se la seconda è più stanziale, e a causa della siccità sono entrate in competizione per il controllo delle terre destinate al bestiame.

Secondo il premier etiope il brutale assalto sarebbe da attribuire a "individui appartenenti alla tribù dei Murle", un gruppo etnico di stirpe nilotica diffuso soprattutto nel vicino Stato sud-sudanese di Jonglei. Si tratta di soggetti spesso dediti al furto di capi di bestiame, con una violenza inaudita, e sono responsabili di numerosi eccidi durante la guerra civile in corso oltre frontiera dal 2013, solo due anni dopo l'indipendenza da Khartoum. Tra le vittime oltre a membri dell'etnia rivale dei nuer, ci sono anche molti profughi: intorno a Gambella se ne contano circa 272 mila.

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