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Etiopia, frana in discarica: l’immondizia travolge le case, almeno 35 i morti

A franare la discarica Koshe, la più grande del paese africano, diventato una vera e propria collina negli ultimi anni nonostante sia stata dismessa nel 2013. Il bilancio delle vittime è però destinato a salire.
A cura di Ida Artiaco
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Frana travolge un villaggio in Etiopia (Getty).
Frana travolge un villaggio in Etiopia (Getty).

Tragedia in Etiopia, dove almeno 35 persone hanno perso la vita sepolte dai rifiuti franati da una enorme discarica nei pressi di Addis Abeba. Ma il bilancio è ancora provvisorio, dal momento che molte sono le persone che risultano scomparse, come riferiscono le autorità. Molte delle vittime, tra cui donne e bambini, si trovavano nelle baracche di fortuna, almeno una trentina, costruite sotto la discarica Koshe, che in amarico, non a caso, significa "sporcizia", e che è la più grande del paese africano, diventata nel tempo una vera e propria collina.

Trentasette, invece, sono le persone recuperate, trasportate in ospedale per tutte le cure del caso. Ancora ignote le cause del disastro, anche se un residente ha detto che da alcuni mesi i rifiuti prodotti dai 4 milioni di residenti di Addis Abeba venivano nuovamente scaricati nel sito dismesso alcuni anni fa dopo circa 50 anni di attività. Stando a quanto raccontato alle agenzia di stampa dalla popolazione locale, centinaia di persone ogni giorno si arrampicano sulla collina di spazzatura alla ricerca di qualcosa da rivendere per pochi spiccioli che però possono significare la sopravvivenza.

Intanto, sei escavatori sono ancora al lavoro nella speranza di trovare altri sopravvissuti, mentre la polizia ha eretto un cordone sanitario attorno all'area e non permette l'accesso a nessuno.

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