Esplosivi e auto in fiamme per rubare al museo: furto da film per portare via 4 reperti antichi
Esplosivi per far saltare porte blindate e auto in fiamme per coprirsi la fuga, quelle che potrebbero sembrare scene da film o al massimo da rapina, sono in realtà sequenze di un singolare furto al museo di Assen, una piccola città nel nord-est dei Paesi Bassi. Il colpo nella notte tra venerdì e sabato quando i ladri hanno fatto irruzione con degli esplosivi nel Museo Drents di Assene e svaligiato una stanza ben precisa.
Un colpo probabilmente mirato e ben studiato perché i ladri sono andati a colpo sicuro prendendo di mira la sala dove era in corso una mostra di preziosi gioielli rumeni realizzati in oro e argento. La polizia è intervenuta sul posto in seguito alla segnalazione di un'esplosione avvenuta sabato intorno alle 03:45 ora locale. Poco dopo è arrivata anche la segnalazioni di un incendio di un'auto nelle vicinanze, che gli inquirenti ritengono sia collegato alla rapina, ma dei ladri nessuna traccia.
"Uno scenario possibile è che i sospettati dopo il colpo siano passati in un altro veicolo nelle vicinanze dell'incendio", si legge in una nota della polizia olandese. Il colpo è durato pochissimo, i ladri se ne sono andati con tre braccialetti antichi risalenti all'antica famiglia reale rumena e il pezzo forte della mostra: l'Elmo di Cotofenesti, un oggetto straordinariamente decorato e realizzato quasi 2.500 anni fa. Un danno enorme non solo per il museo locale ma anche per quello di Bucarest dal quale le opere arrivavano.
Il Ministero della cultura rumeno, infatti, ha promesso di adottare tutte le misure possibili per recuperare gli oggetti rubati, che erano stati prestati al museo olandese da Bucarest. Del resto tutti e quattro gli oggetti rubati hanno un enorme valore culturale per la Romania e considerati un tesoro nazionale. Il direttore del Museo di Drents ha dichiarato che il personale è rimasto "profondamente scioccato" dal furto che a suo dire è stato il più grave incidente nei suoi 170 anni di storia.
Le indagini della polizia locale sono solo all'inizio ma le autorità sospettano che siano coinvolti più individui e un'organizzazione internazionale specializzata. Per questo è stata chiesta la collaborazione dell'Interpol per aiutare con le indagini.