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Conflitto Israelo-Palestinese

Esplosioni in Libano, parla il leader di Hezbollah Nasrallah: “Puniremo Israele, ha superato linee rosse”

Hassan Nasrallah, leader di Hezbollah in Libano, ha dichiarato che “quello che ha fatto Israele”, colpendo i civili, “è una dichiarazione di guerra, un atto di guerra. Il nemico israeliano ha preso di mira migliaia di cercapersone e ha così violato tutte le leggi… ha superato tutte le linee rosse”. “Ciò che è accaduto incontrerà la giusta punizione e una resa dei conti difficile, e non parlerò di tempo o luogo”.
A cura di Davide Falcioni
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Resta altissima la tensione tra Israele e il gruppo armati libanese Hezbollah dopo le esplosioni di cercapersone e walkie talkie che hanno causato decine di morti e migliaia di feriti. Il leader del "partito di Dio" Hassan Nasrallah in un attesissimo discorso televisivo ha dichiarato che "quello che ha fatto Israele", colpendo i civili, "è una dichiarazione di guerra, un atto di guerra. Il nemico israeliano ha preso di mira migliaia di cercapersone e ha così violato tutte le leggi… ha superato tutte le linee rosse", ha aggiunto. Il fronte libanese, ha sottolineato il leader Hezbollah, rimarrà aperto finché non finirà l'aggressione di Israele contro Gaza.

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"Il nemico ha dato per scontato che i walkie-talkie, oltre quattromila, venissero distribuiti tra i fratelli e le sorelle di Hezbollah. E quindi questo significa che aveva l'intenzione di uccidere deliberatamente quattromila persone in un minuto", ha detto il segretario generale di Hezbollah. "Come possiamo definire questo tipo di azione criminale? È una grande operazione? È un genocidio? È un massacro?", si è chiesto. "Gli ospedali sono sotto pressione" e "molte persone sono state ferite agli occhi", ha aggiunto Nasrallah ringraziando i donatori di sangue. In ogni caso, ha aggiunto, "gli obiettivi del nemico sono stati ampiamente sventati" grazie all'intervento divino, agli sforzi delle persone e alla loro determinazione. Il leader del "Partito di Dio" ha rassicurato che i massimi funzionari di Hezbollah non avevano con sé il modello dei cercapersone esplosi. "La nostra infrastruttura non è stata scossa", ma è "robusta, potente, coerente e non può essere scossa da un simile attacco".

Hassan Nasrallah ha affermato che il gruppo Hezbollah indagherà sulle aziende coinvolte nella produzione e nella vendita dei dispositivi elettronici esplosi ieri e martedì, nonché sulle modalità della loro distribuzione. I walkie talkie, ha poi aggiunto, sono esplosi "negli ospedali, nelle farmacie, nei nosocomi, nei mercati, nei negozi, nelle case, nelle auto e nelle strade dove si trovavano molti civili insieme a donne e bambini". "Abbiamo subito un colpo molto duro, un attacco senza precedenti, ma questo è lo stato di guerra. Attraverso questa esperienza e i suoi insegnamenti saremo più forti e più potenti".

Infine Hasan Nasrallah ha ribadito che Hezbollah non intende per il momento annunciare un'escalation militare con Israele. "Ciò che è accaduto martedì e mercoledì incontrerà la giusta punizione e una resa dei conti difficile, e non parlerò di tempo o luogo".

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