Esplosione in un impianto chimico in Georgia, si teme nube tossica: evacuate 17mila persone, traffico chiuso
Un'immensa colonna di fumo ha riempito il cielo di Atlanta, in Georgia. Visibile a 50 chilometri di distanza a occhio nudo, fin dall'aeroporto internazionale a sud della città, è nata dopo lo scoppio di un incendio nell'impianto chimico Biolab di Conyers, che produce materiali per il trattamento di piscine e spa, divampato alle 5 del mattino di domenica 29 settembre.
Rogo generato forse dal guasto di un dispositivo antincendio. Di certo c'è la rilevazione del Chemical Safety Board che nel suo rapporto ha riscontrato danni al magazzino del laboratorio dopo i forti venti dell'uragano Laura, i quali hanno portato infiltrazioni di acqua piovana nella struttura.
Ne è scaturito così un mix chimico dal mescolamento di acqua con una sostanza che ha fatto reazione e provocato un'esplosione. Ancora non sono note le sostanze chimiche coinvolte nel nuvolone di fumo. Nessun ferito tra i dipendenti dentro lo stabilimento.
Nel frattempo, per evitare possibili contaminazioni, sono state evacuati 17 mila residenti tra Sigmand road e la strada interstatale 20, come comunicato dal direttore dell'Agenzia di gestione delle emergenze della contea, Sharon Webb. Le strade intorno all'area sono state chiuse alla circolazione.
Sul campo ci sono i vigili del fuoco a contenere il fumo. "Quando riusciremo a far uscire e smaltire la sostanza chimica dall'edificio, saremo tutti molto più al sicuro", ha detto il capo dei vigili del fuoco della contea di Rockdale, Marian McDaniel.
Presenti anche l'Agenzia federale per la protezione dell'ambiente e la Divisione per la protezione dell'ambiente della Georgia che stanno monitorando l'aria "per dare un'idea più precisa della composizione del pennacchio di fumo".
All'inizio un piccolo incendio era stato contenuto. Poi però si è riacceso nel pomeriggio di domenica. Lo sceriffo della contea di Rockdale, Eric Levett, ha subito invitato i residenti ad allontanarsi dall'area, mentre ad altri di ripararsi tenendo chiuse porte e finestre.
Il distretto scolastico della contea di Newton, che dista circa 17 miglia da quella di Rockdale, ha deciso di chiudere le scuole e sospendere le lezioni nella giornata di lunedì 30 settembre. Mentre un ospedale del posto ha spostato i pazienti in un altro edificio in via preventiva.
"Stiamo continuando a monitorare la situazione – dice il presidente della contea di Rockdale, Oz Nesbitt, alla Cnn -. Abbiamo inviato e dispiegato tutte le nostre risorse. Consigliamo a chi sente odore di cloro di spegnere i condizionatori, accendere i ventilatori a soffitto e, qualora sia possibile, portare gli animali all'aperto. Se avete problemi nella respirazione o altre emergenze mediche, chiamate i soccorsi".